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Scoperta una nuova Lsd, primo sequestro a Roma. "Una sola goccia sconvolge il cervello"

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Elena Ricci
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Non si è fatta attendere la mossa del Questore di Roma Mario Della Cioppa, che ha disposto la sospensione della licenza per 30 giorni, di un’associazione culturale «stupefacente» in via degli Aurunci, nel quartiere San Lorenzo. Il provvedimento arriva dopo un’operazione di polizia condotta dal locale commissariato alla fine del mese di gennaio. Dopo diverse segnalazioni di un sospetto andirivieni e della presenza di tipi piuttosto ambigui all’interno del circolo culturale, erano stati predisposti mirati controlli che hanno permesso di accertare un grosso giro di droga all’interno del locale. In quell’occasione all’interno del circolo c’erano circa 17 persone, due delle quali, un italiano e un tunisino sono state arrestate. Gli altri 15, che erano avventori, sono stati invece identificati. L’italiano arrestato, un 35enne romano, gestore del locale, all’atto del controllo ha cercato di disfarsi di due flaconi contenenti del liquido e di alcune dosi di hashish. Il tunisino, invece, trovato in possesso di 15 dosi di cocaina e alcuni pezzetti di hashish, ha cercato invano di fuggire spintonando i poliziotti.

 

 

Uno degli avventori identificato, ha ammesso ai poliziotti di aver appena acquistato della cocaina all’interno del locale. Appurato dunque il giro di spaccio tra le mura di un insospettabile circolo ricreativo, i poliziotti hanno denunciato il proprietario del locale che al momento non era presente e hanno poi proseguito con le perquisizioni domiciliari presso l’appartamento del gestore, facendo un’incredibile scoperta: oltre al materiale per il taglio e confezionamento, bilancini di precisione e altre dosi di hashish e pasticche di lsd, gli agenti hanno trovato altri flaconi contenenti una sostanza liquida non catalogata. Inviata alla polizia scientifica per le analisi, è risultato essere acido lisergico, una sostanza dalla quale viene ricavato e con la quale viene tagliato l’lsd. Si tratta di una sostanza non catalogata e mai sequestrata prima nella Capitale, con effetti devastanti.

 

 

Brucia il cervello e fa «vedere i mostri». Si tratta di una sostanza organica che si trova nel micelio di un fungo che cresce sulla segale ed è altamente allucinogena. Ne basta una goccia sotto la lingua per far perdere il contatto con la realtà. L’acido lisergico solitamente viene utilizzato per tagliare l’allucinogeno Lsd dal quale deriva; infatti scientificamente, la Lsd è la «dietilamide dell'acido lisergico». Sostanze psicotrope pericolose che sono capaci di corrompere il cervello umano e con conseguenze neurologiche importanti. Ne abbiamo parlato con il professore Massimo Barra, medico fondatore di Villa Maraini, eccellenza per le dipendenze patologiche. Contattato da Il Tempo, il professore Barra ci ha spiegato perché certe sostanze non sono catalogate come droghe e quali sono le conseguenze derivanti dalla loro assunzione: “La sua diffusione è preoccupante perché parliamo di sostanze che sconvolgono il cervello, lo denaturano. È una sostanza che già solo in piccole dosi produce effetti significativi. Ne basta una sola goccia sotto la lingua”.

 

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