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Guasti, noie e scioperi. A Roma mezzi pubblici lumaca, persi 58 milioni

Pier Paolo Filippi
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Non si arresta la caduta del servizio pubblico di trasporto capitolino. Come accade ormai dal 2018, da quando Atac è entrata nella procedura di concordato in bianco, anche nel 2021 metropolitane, bus e tram non sono riusciti a percorrere i chilometri previsti dal contratto di servizio. A elaborare i dati è stato Mercurio Viaggiatore, blogger che si occupa di mobilità e che monitora quotidianamente lo stato del servizio di trasporto capitolino. Il disservizio per il 2021 costa all’Atac minori incassi per 76,8 milioni di euro, solo parzialmente compensati dai 19 milioni di «bonus» per un risultato netto di –57,8 milioni. Il concordato fissa infatti gli obiettivi minimi di percorrenza per ciascun anno, ai quali concorrono sia i km realmente svolti dai mezzi Atac sia tutti km «bonu», ovvero quelli che l'azienda non ha potuto fare a causa di scioperi, lavori stradali o ai binari, emergenza covid e altro ma che vengono conteggiati e pagati lo stesso.

 

 

Il fallimento degli obiettivi, dunque, non può essere imputato all’emergenza pandemica che non costituisce al momento una penalizzazione in sé per Atac che incassa «bonus» dal Comune anche per i km non effettuati, e che sarà rimborsata dallo Stato per tutti i biglietti e abbonamenti non venduti. La debacle riguarda tutti i settori, fatta eccezione per la linea A della metropolitana che ha sfiorato l’obiettivo. Scendendo nel dettaglio, per quanto riguarda gli autobus l’obiettivo fissato per il 2021 era pari a 96.295.000 km percorsi ma ne sono stati effettuati solo 82.755.000, ai quali vanno aggiunti 3.805.000 km di bonus. Quasi dimezzato invece il servizio dei tram. L’obiettivo 2021 era fissato in 4.718.000 km ma ne sono stati percorsi appena 2.819.000, cifra che sale a 3.580.000 km grazie al bonus. Capitolo metropolitane. L’unica a salvarsi è stata la linea A, che ha percorso 3.742.000 km (più 15.000 km bonus) sui 3.772.000 km richiesti. Male invece la B e la C. La linea blu infatti sui 3.886.000 km di percorrenza richiesti ne ha effettuati 3.306.000 ai quali vanno aggiunti 11.000 km bonus. Fallisce anche la linea C, nonostante sia l’ultima arrivata e la più moderna delle subway romane. Nel 2021 avrebbe dovuto percorrere 1.649.000 km ma si è fermata a 1.461.000 oltre a 142.000 km bonus.

 

 

Guardando al futuro le prospettive non sono certo rosee, come si evince dalla cronaca quotidiana. Le metropolitane, specialmente le linee B e C, ormai da settimane viaggiano «a scartamento ridotto» a causa della carenza di treni che devono essere sottoposti a manutenzioni e revisioni. In prospettiva poi, per effettuare lavori di manutenzione all’armamento ferroviario, alle banchine e ai sistemi antincendio la linea B chiuderà anticipatamente alle 21 da aprile a giugno e la stessa sorte toccherà alla linea A per 18 mesi a partire da giugno.

 

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