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Arrivano i profughi dall'Ucraina, mille posti in più nel Lazio

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Circa mille posti in più nel Lazio per accogliere i profughi dell’Ucraina: oltre all’ampliamento della rete Cas (centri accoglienza straordinaria gestiti dalla Prefettura) e della rete Sai (sistema accoglienza integrata gestito dal Comune), la Protezione civile metterà a disposizione circa un migliaio di posti per la primissima accoglienza.

È quanto emerso nel corso di una riunione convocata a Roma dal prefetto Matteo Piantedosi con le istituzioni del territorio e la rete del Terzo settore per mettere a sistema le già numerose iniziative di solidarietà in favore dei profughi ucraini. Alla riunione hanno partecipato: la Protezione civile della Regione Lazio, la Direzione regionale salute, il Dipartimento Politiche sociali di Roma Capitale, la Questura, il Console generale dell’Ucraina a Roma con il Consigliere d’Ambasciata, Unhcr, Caritas, Croce Rossa Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Centro Astalli, Anci e le Organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil.

 

 

Il Tavolo ha condiviso la necessità di adottare un sistema di circolazione delle informazioni che consenta innanzitutto di intercettare i flussi di profughi in ingresso. Questo al fine di poter operare una ricognizione delle presenze effettive e dei conseguenti bisogni, restituendo una comunicazione coordinata e capillare sulle risorse che il territorio è in grado di fornire ai cittadini in fuga dalla guerra.

Oggetto della discussione sono stati tre profili essenziali connessi alla permanenza dei profughi: sistemazione in accoglienza, procedure di regolarizzazione dello status giuridico (realisticamente la protezione temporanea approvata oggi con decisione del Consiglio) canali di accesso a prestazioni e servizi pubblici come la presa in carico sanitaria e l’iscrizione scolastico. Già domani si terrà una riunione delle componenti istituzionali del Tavolo con lo scopo di adottare una procedura operativa.

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