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A Roma servono i medici immigrati in corsia. Via al bando per i camici extracomunitari

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Antonio Sbraga
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Anche al San Giovanni-Addolorata c'è urgente bisogno di medici, però le graduatore nel Lazio sono esaurite. E così l'ospedale di Via dell'Amba Aradam è costretto ad indire «una procedura per la manifestazione di interesse per la predisposizione della diversa graduazione del cui attingere» i nuovi medici che, per la prima volta, potranno essere anche extracomunitari. Perché «questa azienda ospedaliera ha bisogno di subentrare, nel più breve tempo possibile e con l'urgenza di massa, la medicina nella disciplina Medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza». Ed ha quindi avviato una «procedura selettiva intorno anche in attuazione della deliberazione di giunta regionale del 18 gennaio per quanto attiene all'eventuale assunzione di personale medico esterno all'Unione Europea titolari di permessi di soggiorno che consentano di svolgere attività lavorativa». L'azienda ospedaliera ci spera, anche per riuscire ad «assicurare la continuità assistenziale nell'ambito del box chirurgico presso la Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso, attualmente indagando sulla situazione emergenziale contro alla pandemia, che determina un aumento dell'attività e delle prestazioni erogare dalla struttura del Pronto Soccorso». Anche perché «le procedure per l'acquisizione di personale non hanno conseguito pienamente gli obiettivi assunzionali come previsti», scrive l'azienda che, nell'attesa, per riuscire a coprire i turni ha «la necessità di procedere all'acquisizione di prestazioni aggiuntive» con medici a gettoni orari da 60 euro. 

 

 

Come l'Asl Roma 5, perché «l'acquisizione personale tramite manifestazione d'interesse non è ad oggi autosufficiente all'espletamento delle attività di pronto soccorso». Nei 5 dell'Asl Roma 5 mancano 23 medici e «tramite Ie manifesti d'interesse si acquisiscono in media 1800 ore mensili», mentre «l'apporto attualmente fornito dalla Cooperativa esterna è di circa 1020 ore mensili». Per questi motivi «vi è la necessità di richiedere la partecipazione all'istituto dell'attività aggiuntiva per 2202 ore mensili». Il policlinico di Tor Vergata ha «verificato l'insufficienza di personale medico rispetto al fabbisogno, nonché l'acclarata impossibilità di acquisizione del personale necessaria per le graduatorie vigenti nel servizio sanitario regionale». Ed ha quindi dovuto procedere alla «indizione con carattere di urgenza di manifestazione di interesse con immediata disponibilità della disciplina medica delle malattie infettive e della medicina interna».

 

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