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Non si fermano le manifestazioni a Roma: fatturati azzerati dal Covid ma niente sostegni dal Governo

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Altra protesta a Roma di imprenditori e lavoratori del mondo della ristorazione e della ricettività, ambulanti, discoteche, tassisti, commercianti, lavanderie industriali e partite Iva. Dopo gli scontri della scorsa settimana e quelli di ieri nelle due manifestazioni portate avanti dal movimento #IoApro, dalle 11 diverse associazioni si sono date appuntamento al Circo Massimo.

 

 

"Una manifestazione pacifica, che ripudia qualsiasi forma di violenza, ma che andrà avanti ad oltranza fino a quando non ci saranno risposte concrete” è l'impegno annunciato alla vigilia da Tni Italia, 'Roma più bella', Italian Hospitality Network e Lupe Roma per mantenere la calma durante la protesta. Protagoniste della manifestazione 'Una volta, per tutti', secondo le associazioni, sono le categorie "che da oltre un anno hanno visto azzerati i loro fatturati, non hanno percepito sostegni reali, non sono state ascoltate né aiutate attraverso un piano d' emergenza reale volto alla salvaguardia delle attività piuttosto che al loro totale oblio”. 

 

 

In una nota è stato spiegato che tra le richieste fatte al Governo ci sono il blocco degli sfratti e sgravi fiscali ai proprietari che mantengono attivi i contratti o che rinegoziano con l'impresa presente, il blocco delle licenze fino al 2023, credito d'imposta sugli affitti, cedibile e applicato per tutto l'anno 2021, date certe e regole sicure per le riaperture, no alle chiusure nei fine settimana e festivi. 

 

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