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'Ndrangheta a Roma, la denuncia: "I fuochi di artificio sono segnali della criminalità"

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Roma è sempre più terreno di conquista della criminalità, ma il Campidoglio sembra non accorgersene. I fuochi d'artificio che da Ostia al Pigneto segnano le notti romane, non sono certo per festeggiare l'illuminata gestione della Raggi ma per lanciare segnali di 'ndrangheta. Il Sindaco se ne è accorta?”. A lanciare nuovamente l'allarme è Maricetta Tirrito, portavoce del Cogi (Comitato collaboratori di Giustizia). “Dopo gli episodi di qualche tempo fa ad Ostia – spiega – ora ci ritroviamo con analoghi  modalità al Pigneto, fuochi d'artificio, apparentemente sparati senza motivo – in orari improbabili, senza alcuna festa collegata – ma che in realtà hanno uno scopo ben preciso: usati dalla criminalità come fossero segnali di fumo, per essere decodificati all'interno di quel mondo".

 

"Sono segnali di conquista del territorio, di padronanza, da non sottovalutare. Dietro c'è sempre qualcosa di losco, che mina la sicurezza e la legalità di un territorio. Un modus operandi tipico della 'ndrangheta, che evidentemente sta mettendo le mani su Roma. Falcone ha insegnato che bisogna seguire l'odore dei soldi per stanare i criminali. Mutuando questo ragionamento, va seguito l'odore della polvere da sparo per capire chi e perché usa i fuochi d'artificio. Intercettare chi ha fatto l'acquisto, dove, con quali quantitativi può essere il primo tassello investigativo per arrivare a smantellare l'organizzazione che si cela dietro" aggiunge la portavoce.

 

 

"Ma va fatto subito, perché le modalità di trasmissione di ordini e segnalazioni, all'interno della criminalità, cambiano velocemente. Roma – conclude Maricetta Tirrito - non può permettersi una nuova stagione di dominio criminale”.

 

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