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Si dimette il capo dei vigili urbani di Roma. Stefano Napoli sbatte la porta

Francesco Storace
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Usato per le belle figure da far fare alla damerina che alloggia in Campidoglio. E poi mollato perché una trasmissione televisiva ha letteralmente fabbricato accuse inesistenti.

Stefano Napoli, comandante ad interim della polizia locale di Roma capitale non ci sta, e questa mattina Virginia Raggi, stando a quanto apprende Il Tempo, avrà un problema in più: sostituire il capo dei vigili che rimette il mandato nelle mani della sindaca. Napoli resta nel corpo di cui è vicecomandante, ma se l’amministrazione non è in grado di spendere una parola per sostenere chi l’ha servita con onore e dedizione, a che serve restare a dispetto dei santi?

Chi conosce bene Stefano Napoli sa quanta amarezza ha provato in questi giorni. Report ha tentato di metterlo in mezzo su RaiTre per aver fatto il suo lavoro. Una pratica di accesso agli atti e ricevere un consigliere municipale su richiesta del suo comandante di allora, Giuliani, diventano il pretesto per infangare una persona perbene in televisione. E la Raggi non riesce a spiaccicare neppure una parola per difenderlo.

E però come gli è servito il comandante quando si è trattato di gloriarsi delle azioni contro i Casamonica come contro gli Spada. È stato proprio Stefano Napoli a condurre in porto le attività di investigazione antiabusivismo contro i due clan e questo la terza rete Rai se lo è scordato. Ma è grave che lo abbia dimenticato anche la Raggi, i cui aficionados la dipingono come una specie di eroina mentre ora si scopre che molla proprio il vigile anti Casamonica.

Così come è stato utile, Napoli, per sostituire l’altro comandante, Antonio Di Maggio, con un incarico ad interim fino a fine anno.

Poi, basta una puntata di Report per svegliare la Raggi che convoca in Campidoglio il comandante della polizia locale nominato a luglio, al quale ordina la rotazione degli incarichi senza sapere nemmeno come si possa avviare una procedura complessa di trasferimenti da un comando all’altro.
Eppure, il comandante che saluta la Raggi dal suo incarico ad interim vanta un cursus honorum di tutto rispetto. In qualità di Vice Comandante ha coordinato tutte le maggiori attività operative che hanno visto come protagonista il Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale; basti ricordare appunto le demolizioni degli immobili costruiti abusivamente dai Casamonica in via del Quadraro ed in via Fratelli Marchetti Longhi, gli sgomberi delle case popolari occupate dalla Famiglia Spada o di altre ad essa sodali, la gestione dei servizi movida e di quelli dell’emergenza sanitaria Covid -19, nonché tutte le attività connesse al superamento dei campi nomadi.

E tutto questo viene oscurato da una trasmissione televisiva su casi datati e tutti passati al vaglio della Autorità Giudiziaria – con tanto di archiviazioni anche e soprattutto nei suoi confronti - tanto da far pensare a un vero e proprio linciaggio mediatico.

E il giorno successivo alla trasmissione, nel corso di una riunione con la Sindaca, anziché manifestare solidarietà per gli attacchi, a Napoli viene chiesto di predisporre una immediata rotazione del personale del I Gruppo dei vigili urbani.

Fatto sta che da una parte si concordavano le modalità per i controlli sulle attività commerciali nel territorio del I Municipio, dall’altra si imbeccavano gli organi di stampa per informare l’opinione pubblica dell’imminente rotazione del personale.

In sostanza si è preferito, da parte del Campidoglio, esporre pubblicamente il corpo della Polizia locale unicamente per manifestare un inesistente pugno di ferro.

La realtà è che l’amministrazione Raggi si è voluta lavare le mani facendo venir meno una doverosa vicinanza e supporto a Napoli, abbandonato al discredito senza aver fatto nulla di male. Di qui la decisione presa nella serata di ieri. 

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