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Roma, rifiuti e polemiche: l'Ama schiera i legali contro i ricorsi sulla Tari

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Dopo il danno dei cassonetti strapieni durante l’emergenza sanitaria per la pandemia di Covid 19 adesso arriva anche la beffa della Tari.  "A Roma niente sconti sulla tariffa dell’immondizia. L’azienda non se li può permettere, e tanto peggio se i cittadini hanno dovuto subire qualche disservizio" scrive Sergio Marchi sul sito 7Colli.it. I legali di Ama sono pronti contro i cittadini che faranno ricorso: "Cornuti e mazziati, sarebbe il caso di dire. E guai se qualcuno si azzarderà a protestare. Perché - si legge su 7Colli - sempre l’azienda capitolina dei rifiuti ha fatto sapere con orgoglio di aver messo su una vera e propria task force legale. Per opporsi agli eventuali ricorsi dei contribuenti. Visto che alcune associazioni come il Codacons hanno anche minacciato una possibile class action contro Ama e comune".

Non è nemmeno previsto nessun ulteriore sconto sulla Tari. "Questa sembra essere la posizione definitiva dell’Ama e del Campidoglio. Visto che da quest’anno la tariffa sui rifiuti si pagherà direttamente al comune. Unico vantaggio per i contribuenti, è rimasto quello della dilazione del pagamento della prima rata al 30 settembre. Niente di più". Ma anche per le imprese cittadine che sono in ginocchio non arrivano buone notizie. Lo sconticino ci sarà, ma solo per il 25 per cento della parte variabile prevista in bolletta. Contro il 40 per cento applicato a Milano, e il 50 a Bologna. Che pure commercianti e ristoratori hanno giudicato insufficiente. Figuriamoci a Roma, dove la ristorazione e il commercio rappresentano la più grossa fetta del pil. E sono letteralmente in ginocchio. Mentre per i liberi professionisti, non è prevista neppure questa piccola elemosina.

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