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Mario Cerciello Rega, l'audio choc al processo e il suocero crolla in aula

Valeria Di Corrado
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"Sentivo Mario che urlava con una voce strana, provata: 'Fermati! Carabinieri! Fermati!". Ho alzato lo sguardo e ho visto che barcollava e sanguinava dal costato, come una fontana. Poi ha strabuzzato gli occhi ed è crollato per terra. A quel punto gli sono corso vicino, mi sono sfilato la polo e ho cercato di tamponare la ferita, ma in pochi secondi la mia maglia era zuppa di sangue". Questo il drammatico racconto in aula del carabiniere Andrea Varriale sulla dinamica dell'aggressione avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 luglio dell'anno scorso, nel quartiere romano di Prati, in cui il vice brigadiere Mario Cerciello Rega venne accoltellato 11 volte da Finnegan Lee Elder. Il 20enne americano è ora imputato davanti alla Corte d'assise di Roma per omicidio volontario in concorso con il suo amico Gabriel Natale Hjort, con il quale era venuto da San Francisco in vacanza nella Capitale.

Durante l'udienza è stata fatta sentire la telefonata al 112 con cui Varriale chiede aiuto alla centrale operativa per far intervenire i soccorsi. In quel momento il carabiniere ha tra le braccia Cerciello che lotta per rimanere in vita, cerca di dargli forza, lo chiama disperato ("Mario, oh guardami Mario. Mario guardami... Mario ti prego... guarda qua. Stai tranquillo Mario, stai tranquillo") e nel frattempo dà indicazioni al telefono ai colleghi sulla via esatta in cui si trovano per far intervenire l'ambulanza: "Arrivate subito, perde un sacco di sangue il collega e respira a mala pena. Mi sono tolto la maglietta... sto tamponando io. Vi prego, vi prego! Mario dai, stanno arrivando Mario... dai che stanno arrivando, compagno mio! Oh, eccoli, li senti?". 

Un audio drammatico, straziante, in cui alla voce disperata di Varriale si alternano i rantoli di Cerciello, che a un certo punto dice con un filo di voce: "Sto male, sto male". Il suocero della vittima non ha retto l'emozione: si è alzato in piedi commosso per raggiungere l'uscita dell'aula, quando, a metà del corridoio, ha avuto un mancamento ed è caduto per terra. Il processo è stato interrotto per far intervenire il medico del tribunale, Poi è arrivata un'ambulanza che, con la barella, ha trasportato l'anziano uomo all'ospedale Santo Spirito. La moglie di Cerciello è scoppiata a piangere, correndo incontro al padre riverso sul pavimento dell'aula Occorsio. I giudici, data la situzione, hanno deciso di rinviare a domani il prosieguo dell'udienza.

 

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