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Nuove strutture e personale. Così rinasce il Cto

Il presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri: "Con il Pronto soccorso ortopedico che si affianca al Punto di primo intervento la struttura viene potenziata. Gli investimenti in tecnologia non bastano: servono più medici e infermieri"

Daniele Di Mario
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Nessun depotenziamento per il Cto della Garbatella. A garantirlo è Amedeo Ciaccheri, presidente di centrosinistra del Municipio VIII. Il minisindaco vuol smorzare ogni polemica sulla struttura sanitaria. "Il Municipio - spiega - ha sempre a cuore le sorti di questa struttura ospedaliera presente nel nostro territorio, ci siamo mobilitati in passato insieme agli operatori e alla comunità locale in difesa di questo presidio. Nelle ultime settimane ci sono stati passi avanti nel rilancio del Cto. Dal 15 aprile ha aperto un nuovo servizio, non solo per il territorio ma per tutta la città, il Pronto Soccorso Ortopedico che si affianca al Punto di Primo Intervento. Si rafforza la vocazione specialistica del Cto riportandolo a una eccellenza nel settore a livello regionale". Il Pronto Soccorso ortopedico, infatti, si affianca al Punto di Primo Intervento, che già dal 2016 era stato definito come temporane, ricorda Ciaccheri. "In questi mesi come Municipio abbiamo raggiunto, grazie alla disponibilità della Regione Lazio, la riacquisizione a patrimonio pubblico dell'intero ospedale, gli investimenti in tecnologia e nella struttura e oggi questo nuovo passaggio del Pronto Soccorso ortopedico - ricorda il presidente del Municipio VIII - Questo percorso si deve completare con l'assunzione del personale medico e paramedico e con l'applicazione già utilizzate da altre strutture a livello nazionale. Se continueremo ad andare in questa direzione, e questo è il mio auspicio, il Cto potrà eccellere non solo a livello cittadino e regionale ma anche in tutta la nazione". Quella attuale è una fase di profondo cambiamento che si innesta all'interno di un periodo storico straordinario, caratterizzato dall'emergenza Coronavirus e dalla battaglia contro il Covid-19. "Una sfida che ci vede tutti coinvolti nella migliore informazione a sostegno della sanità pubblica, consapevoli del passo in avanti compiuti sul Cto, oggi poniamo l'attenzione sui servizi sanitari di territorio, che si sono dimostrati strategici nella lotta al coronavirus - spiega ancora Ciaccheri - Servizi al territorio che oggi permangono all'interno della struttura del Cto e che abbiamo condiviso con la ASL l'importanza di mantenerli sul nostro territorio che dovranno trovare collocazione in una struttura locale idonea una volta terminata la fase acuta dell'emergenza garantendo continuità dei servizi. Quel che ci insegna il coronavirus è che la sanità debba essere rafforzata con una azione a largo spettro, garantendo la salvaguardia e la tutela del personale sanitario a beneficio della salute pubblica generale e finita l'emergenza sanitaria dovremo trovare tempo e modalità per rivedere l'allocazione sul territorio dei servizi". 

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