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Sono stata licenziata da Conte. La rabbia di una commerciante romana

Il video virale di Simona Verna, negoziante: "Obbligandoci alla chiusura ci ha di fatto licenziati. Hai promesso soldi ma non ci stai aiutando. Ci stai facendo un prestito"

Davide Di Santo
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Costretta alla chiusura, e quindi licenziata, "per colpa di Giuseppe Conte". Una commerciante romana costretta ad abbassare la saracinesca del suo negozio per il coronavirus punta il dito contro il governo e il presidente del Consiglio in un video diventuto presto virale.  "Buongiorno signor Conte, visto che lei è così bravo a fare le conferenze stampa, ho voluto provare a farne una anch'io", esordisce Simona Verna, questo il suo nome, in un video.messaggio su Facebook. "Spero sia lecito esprimere il proprio pensiero, anche se diverso, e dirle “grazie” per averci licenziato l'11 di marzo, perché lei, obbligandoci alla chiusura, ci ha di fatto licenziati. Lei non ci ha voluto nemmeno mettere all'80% con la cassa integrazione. Poteva farlo, prendendo in considerazione gli incassi dei mesi precedenti", accusa denunciando la scarsa attenzione del governo per le partite iva come riporta 7Colli, il sito di Francesco Storace, che ha rilanciato la storia. "Ti sei preso la libertà di pensare che quando ho chiuso avevo dei soldi da parte per pagare tutto il resto: affitto, bollette, spesa. Ti do una notizia: tanta gente aveva zero sul conto corrente e viveva grazie all'incasso giornaliero". Il bonus affitti per i negozi, inoltre, potrà essere ottenuto solo al momento di pagare le tasse. "Poteva essere una cosa buona se tu mi avessi messo a disposizione una liquidità per pagare l'affitto. Ma se non ho i soldi per pagare l'affitto, come faccio la richiesta?”, accusa la commerciante.  "Nell'ultimo decreto hai parlato di soldi, di liquidità: 25mila euro per le piccole imprese e oltre 400mila per le grandi imprese. Ho chiamato subito in banca ma il mio direttore ha detto di non conoscere bene la procedura. Mi ha detto di non sapere come saranno erogati e quando arriveranno. Nel frattempo mi ha comunicato che il tasso non è allo 0%, ma all'1,20% e potrebbe arrivare anche al 4. Non ci stai aiutando, ci stai prestando soldi". Dopo il suo sfogo su Facebook Simona Verna ha ricevuto numerosi attestati di stima e solidarietà, ma anche minacce e insulti per aver attaccato il governo sulla gestione dell'emergenza. "Fortunatamente sono poche le persone che scrivono queste cose e poche le persone che non hanno condiviso il mio pensiero. Mi fate più paura del governo che DIFENDETE", scrive ancora postando lo screenshot di un messaggio d'odio ricevuto sui social. 

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