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Caso mascherine nel Lazio: sono assegnate col contagocce

Antonio Sbraga
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Dallo scaglione dei redditi a quello delle mascherine. Anche la ripartizione degli agognati dispositivi di protezione individuale (Dpi), infatti, come accade per le imposte, sarà proporzionale e progressiva. Per ogni carico che viene distribuito «il contingente assegnato, è calcolato proporzionalmente agli abitanti del Comune con i seguenti criteri - ha annunciato la Protezione Civile della Regione Lazio - fino a mille abitanti 200 mascherine, 400 fino ai duemila abitanti, 500 fino a cinquemila residenti, mille entro i diecimila». E poi duemila mascherine fino a 20mila abitanti, 4mila per i Comuni fino a 80mila residenti e 10mila per le città più grandi. Ieri la Regione ha iniziato anche la «distribuzione presso le strutture sanitarie: 200 mila mascherine chirurgiche, 1.000 mascherine FFP2, 1.000 mascherine FFP3, 1.000 maschere con visiera, 10.300 calzari, 5.000 guanti e 1.000 occhiali». Anche perché tutti i sindacati hanno richiesto alla Regione di «dotare il personale del Servizio Sanitario Regionale, sia delle strutture pubbliche che private, e il personale dei servizi appaltati che opera all'interno delle strutture, di idonei DPI. Prevedendo una dotazione, soprattutto per i lavoratori a contatto diretto con pazienti COVID19 positivi, che sia in linea con il rischio infettivo e degna di un Paese del G8 ed in linea con i protocolli di protezione più recenti indicati dalle linee guida dell'ISS e dagli organismi internazionali... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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