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L'omicidio di Diabolik e la pace con i clan di Ostia, arrestati Salvatore Casamonica e un'avvocatessa

Davide Di Santo
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Svolta nell'omicidio di Fabrizio Piscitelli, l'ex ultrà della Lazio noto come Diabolik. Salvatore Casamonica, esponente apicale dell'omonimo clan e attualmente sottoposto al regime detentivo speciale all'articolo 41-bis, è stato raggiunto stamattina da una misura di custodia cautelare in carcere notificata dai militari della Guardia di Finanza di Roma. Arrestata, con la misura dei domiciliari, anche un'avvocatessa del Foro di Roma, Lucia Gargano.  Per approfondire leggi anche: INTERCETTAZIONI "Facciamo noi da garanti", la riunione segreta a Grottaferrata Entrambi sono indagati per concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso. I due, in concorso tra loro e insieme a Fabrizio Piscitelli - noto come Diabolik negli ambienti ultrà e ucciso il 7 agosto scorso al parco degli Acquedotti di Roma - avrebbero contribuito concretamente al perfezionamento di un accordo finalizzato a stabilire la pace fra il clan mafioso Spada e un altro gruppo criminale di Ostia capeggiato da Marco Esposito, detto "Barboncino", contribuendo a preservare l'operatività degli Spada. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Roma sono state notificate dai finanzieri alle prime luci dell'alba. Le indagini si sono sviluppate nello stesso contesto delle precedenti operazioni delle Fiamme gialle note come "Brasile low cost" e "Grande raccordo criminale", grazie alle quali sono stati arrestati per narcotraffico, oltre a Salvatore Casamonica, Dorian Petoku, Tomislav Pavlovic, Fabrizio Fabietti e altre 51 persone. 

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