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Non ci sono più discariche. Raccolta a rischio a Roma

Chiudono Civitavecchia e Roccasecca. Malagrotta "frena" e la Raggi scrive alle istituzioni

Susanna Novelli
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Ennesima doccia fredda sul fronte, sempre caldissimo, dei rifiuti capitolini. Nel giorno in cui alla Pisana si dice sostanzialmente «no» alla discarica a Monte Carnevale, il sito indicato dalla Raggi, le due centrali di smaltimento di Civitavecchia e Roccasecca hanno chiuso i battenti ai rifiuti di Roma. O meglio, così è parso al sindaco Raggi che ha scritto una lettera al presidente della Regione, Nicola Zingaretti e al ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, al prefetto, al presidente della commissione Ecomafie e - per conoscenza - al premier Conte. Per il primo cittadino la chiusura delle discariche, comunicata dalla società «Mad» alla municipalizzata dei rifiuti Ama, è stata «assunta in via preventiva e in termini del tutto unilaterali e ingiustificati». Inoltre, «per un prevedibile effetto a catena» - scrive Raggi - gli impianti Tmb di Malagrotta hanno annunciato di dover interrompere «la ricezione dei conferimenti», per mancanza degli sbocchi in discarica. E, di conseguenza, Ama potrebbe subire dei rallentamenti nella raccolta. Pertanto la sindaca diffida le società titolari delle discariche e dei Tmb (Mad ed E.Giovi) a tornare sui propri passi. In caso contrario annuncia «querela nei loro confronti». Infine chiede alla Regione Lazio di «indicare urgentemente delle alternative» fuori Regione, senza aggravio «della quota che i romani già versano in termini di tassazione». Leggi anche: Monte Carnevale, no alla discarica: sit-in alla Regione Contattata la società Mad però la vicenda sarebbe diversa. La chiusura sarebbe infatti dovuta al conferimento di alcune tipologie di rifiuti, ovvero quelle stesse sulle quali ministero e regione avrebbero dovuto stilare delle linee guide entro il 31 gennaio. Linee guida per catalogare le diverse tipologie di rifiuti in speciali e dunque oggetto di smaltimento differente. Un altra bella grana dal puno di vista «tecnico» che si aggiunge a quella politica.Il Consiglio regionale ha infatti approvato una mozione frutto di una sintesi tra tre mozioni presentate da Fabrizio Ghera (Fratelli d'Italia), Marco Vincenzi (Partito democratico) e Marco Cacciatore (M5s). La mozione contenente i punti più significativi delle iniziali tre proposte: riqualificazione della Valle Galeria; Istituzione dell'Ambito territoriale ottimale (Ato) a sé stante di Roma Capitale; autosufficienza e chiusura del ciclo dei rifiuti all'interno dei singoli Ato individuati dalla Regione nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti; stimolare la raccolta differenziata nella Capitale; promuovere, nel caso Roma Capitale ritirasse la scelta di Monte Carnevale (senza sostituirla con altro sito), la futura individuazione di più discariche di minori dimensioni su Roma, evitando però cave dismesse e impianti esistenti. E così ricomincia il balletto dello scaricabarile.

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