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Le buche finiscono in Procura: tremano i Municipi

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Andrea Ossino
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Se le strade della Capitale ricordano un formaggio groviera un motivo c'è. I magistrati di piazzale Clodio sospettano infatti che i soldi che sarebbero dovuti essere stanziati per la manutenzione del manto stradale siano stati spesi per fare altro. Per questo motivo nelle scorse settimane sono stati acquisiti i bilanci municipali e i contratti di appalti che riguardano la gestione dei servizi dal 2018 in poi. Perché la legge parla chiaro e impone che parte del denaro ricavato dalle multe deve essere stanziato per la sicurezza stradale e per l'emergenza buche. Si parla del 50% di quanto capitalizzato con verbali e contravvenzioni, che in una città come Roma raggiunge cifre a sei zeri. Ma a giudicare dalle condizioni in cui versano le strade della Capitale qualcosa non torna. Per approfondire leggi anche: Muore per una buca Così a finire sotto indagine sono i soldi dei cittadini multati, denaro che si sospetta sarebbe stato utilizzato per pagare altre spese. Dai generi alimentari per la protezione civile fino ai mobili per gli edifici pubblici. Attraverso i documenti appena acquisiti, il pubblico ministero che conduce l'inchiesta intende passare al setaccio anche le spese e gli appalti per i servizi sociali o scolastici, quelli che riguardano la manutenzione del verde pubblico e anche delle biblioteche... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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