Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Luca Sacchi, svolta nelle indagini. La fidanzata Anastasia indagata per droga

(foto Francesco Benvenuti)

Novità nelle indagini per l'omicidio Luca Sacchi, il ragazzo ucciso con un colpo di pistola a Roma. I Carabinieri hanno...

Andrea Ossino
  • a
  • a
  • a

Gli inquirenti premono sull'acceleratore: un'ordinanza di custodia cautelare è stata notificata a cinque persone coinvolte nell'inchiesta sulla morte di Luca Sacchi, il personal trainer ucciso lo scorso 23 ottobre con un colpo di pistola alla testa davanti al pub John Cabot nella zona di Colli Albani. Si aggrava la posizione di Anastasia Kylemnyk, la fidanzata della vittima che nello zaino aveva 70mila euro: il denaro era stato pattuito con Valerio De Grosso e Paolo Pirino in cambio di una partita da 15 chili di marijuana. Secondo il sostituto procuratore Nadia Plastina avrebbe cercato di acquistare un'ingente quantitativo di droga e per questo motivo è stata sottoposta all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le stesse accuse sono state contestate a un ventiquattrenne, Giovanni Princi: per lui, amico d'infanzia di Luca, si sono aperte le porte del carcere. I carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno notificato anche altre tre ordinanze: due in carcere, ai due ragazzi accusati di omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di un'arma comune da sparo, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Dulcis in fundo: è stato arrestato un ventiduenne che secondo i pm avrebbe materialmente armato i due assassini. Le parole di Anastasyia non hanno mai convinto gli inquirenti. “Noi eravamo lì per guardare il fratellino più piccolo che stava dentro al pub”, ha dichiarato dicendo che “la droga non c'entra nulla”. Tabulati e testimonianze hanno però fatto emergere un'altra realtà legata a una compravendita di droga. Ha anche riferito di essere stata picchiata con un bastone ma nella cartella clinica della babysitter di origini ucraine, acquisita dai magistrati, non si evidenziano escoriazioni, contusioni o ematomi. La sua versione, insomma, non convince. E presto verrà ascoltata, questa volta in compagnia di un avvocato.

Dai blog