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Raggi cancella le vie intitolate ai firmatari del Manifesto della Razza

Arrivano scienziati coraggiosi. Mollicone (FdI): vergogna, via Lenin è ancora lì

Maria Grazia Coletti
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Scienziati coraggiosi al posto di Donaggio e Zavattari. Raggi cancella dalle vie i nomi dei firmatari del Manifesto della Razza. Ultime battute dell'iter per cambiare la toponomastica di Roma. Lo Comunica il Campidoglio. LE NUOVE STRADE Il cambio nei Municipi IX e XIV: la Giunta capitolina ha dato il via libera: Via Arturo Donaggio sarà intitolata al medico Mario Carrara, largo Arturo Donaggio alla fisica Nella Mortara e via Edoardo Zavattari alla zoologa Enrica Calabresi. GLI STUDENTI A esprimere la propria preferenza sono stati gli alunni delle scuole I. C. Bernardini, plesso Ada Tagliacozzo e Antonio Gramsci, Paola Sarro, Scientifico Louis Pasteur, Istituto Vittorio Gassman, Istituto De Amicis - Cattaneo, Istituto Tecnico Industriale Enrico Fermi, Istituto Luigi Einaudi, Plauto, Alberti, Fiumegiallo, Purificato, Majorana, attraverso la piattaforma elettronica sviluppata dagli studenti del Gassman. LA RAGGI «Sono orgogliosa del processo di partecipazione. Non avremo più via Donaggio ma via Carrara, niente largo Donaggio ma largo Mortara, non leggeremo più sulle mappe via Zavattari ma troveremo via Calabresi. Significativo che la scelta sia caduta su tre scienziati, tra i quali due donne, che ebbero il coraggio di opporsi alle leggi razziali». LA PROTESTA «Da Raggi una damnatio memoriae vergognosa. Noi onorammo Berlinguer. Se si vuole davvero eliminare l'intitolazione di strade a personaggi discutibili inizi da Via Lenin. L'infinito dopoguerra italiano va chiuso, e chi ancora specula sulle diatribe storiche lo fa per coprire i disastri della giunta grillina, la peggiore dal dopoguerra. Se dovessimo seguire il suo sciagurato esempio, dovremmo fare come gli antichi romani con gli amministratori pubblici che avevano perso l'onore e cancellare il suo nome da tutti gli atti del comune di Roma». È quanto dichiara il deputato FDI Federico Mollicone, già presidente della commissione toponomastica di Roma.

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