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Stadio della Roma, il costruttore Parnasi a processo

Rinviati a giudizio anche politici e funzionari pubblici

Valeria Di Corrado
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Tutti a processo i politici e i funzionari pubblici che il costruttore Luca Parnasi aveva "avvicinato" per agevolare e velocizzare l'iter amministrativo per la realizzazione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Si è appena conclusa l'udienza preliminare nella quale il giudice Costantino De Robbio ha deciso di accogliere la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura nei confronti di Parnasi e altri 11 indagati, tra cui l'ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio Adriano Palozzi (Forza Italia), il consigliere regionale Michele Civita (Pd), il consigliere comunale Davide Bordoni (Forza Italia), l'assessore allo Sport del X Municipio Giampaolo Gola (M5S), il funzionario del dipartimento Urbanistica Daniele Leoni, l'ex capo di Gabinetto al Mibact Claudio Santini e il soprintendente ai Beni culturali di Roma Francesco Prosperetti. La prima udienza del processo si terrà il 5 novembre prossimo davanti all'ottava sezione penale del tribunale di Roma. Dei cinque collaboratori di Parnasi che lavoravano per la società Eurnova, Luca Caporilli, Simone Contasta e Giulio Mangosi hanno patteggiato la pena a due anni di reclusione ciascuno. Mentre Gianluca Talone e Nabor Zaffiri sono finiti a giudizio insieme agli altri. Sono accusati di far parte di un'associazione a delinquere di cui Parmasi era il dominus, che, per ottenere "provvedimenti amministrativi favorevoli alla realizzazione del Nuovo Stadio della Roma e di altri progetti imprenditoriali", "avvicinava" pubblici ufficiali dando o promettendo denaro e "altre svariate utilità". Secondo la ricostruzione dei pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, Parnasi avrebbe corrotto l'avvocato genovese Luca Lanzalone, inviato a Roma dai vertici del Movimento 5 Stelle per sbloccare la "querelle" sullo stadio. Prima nella veste di "amministratore di fatto" del Comune di Roma e poi in quella di presidente di Acea, Lanzalone avrebbe fornito a Parnasi "informazioni sullo stato delle pratiche amministrative in corso, partecipando in prima persona alla delibera di conferma della dichiarazione di pubblico interesse e all'intero iter procedurale" relativo all'impianto sportivo giallorosso, "interessandosi dell'acquisizione di un immobile presso il Business Park dello stadio dove trasferire la sede di Acea". In cambio Parnasi avrebbe affidato o promesso di affidare "lucrosi incarichi in favore dello studio legale Lanzalone & Partners e dei suoi soci". Il costruttore romano e l'avvocato genovese non si troveranno insieme alla sbarra. Lanzalone, infatti, ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato, bypassando l'udienza preliminare.

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