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M5s flop nelle periferie da Tor Bella Monaca a Ostia

E la Lega sfonda quota 25 per cento nella Capitale

Davide Di Santo
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Se si tornasse a votare oggi per il Campidoglio centrosinistra e centrodestra si contenderebbero la partita, con le due coalizioni trainate da Pd e Lega distanziate di appena due punti, mentre il M5s - al governo della città da tre anni con Virginia Raggi - resterebbe fuori anche dal ballottaggio. Ipotesi di scuola, per ora, ma il risultato cittadino del voto per le elezioni europee vede l'attuale maggioranza in Campidoglio perdere consensi, soprattutto in quelle periferie più difficili, da Tor Bella Monaca ad Ostia, che negli ultimi anni erano state serbatoio di voti pentastellati. I numeri conclusivi dello spoglio nelle 2.600 sezioni cittadine dicono Pd primo partito con il 30,6% dei consensi, seguito dalla vera novità nella capitale - in linea con il voto nazionale - con la Lega che tocca quota 25,7%, risultato mai raggiunto prima in città. Basti pensare che solo tre anni fa, alle ultime comunali, a Roma la Lega non correva nemmeno: era presente solamente la lista Noi con Salvini, che prese il 2,7% dei consensi. Terza forza i 5 Stelle, distanziati al 17,5%. I 5 Stelle perdono consensi soprattutto nelle periferie, a vantaggio in diversi casi della Lega. Caso emblematico il Municipio VI, quello di Tor Bella Monaca e Torre Maura, dove il partito di Matteo Salvini balza al 36,7%, ottenendo il picco dei voti in città, mentre il M5s quasi dimezza i consensi passando dal 42% delle comunali 2016 al 24%. Oppure sul litorale di Ostia, nel Municipio X, dove la Lega incassa il 29,2% e il 5 Stelle si ferma al 23%. I pentastellati vanno male soprattutto in centro: nel Municipio I manca di pochi decimali il 10%, nel II (Parioli, Trieste, San Lorenzo) si ferma al 9%. I quartieri centrali si confermano invece roccaforte del Pd, che ottiene il 41,2% in primo, il 40% nel secondo, il 38% in ottavo, alla Garbatella e il 32% in terzo, zona Salario, ovvero nei quattro Municipi a guida centrosinistra. A destra Fratelli d'Italia consolida il suo radicamento a Roma con l'8.7% e picchi vicini al 10% in alcuni Municipi, distanziando Forza Italia che si ferma al 5,5%, sotto la media nazionale. Nel campo progressista +Europa in citta' supera la sua media nazionale ottenendo il 4%, con punte maggiori nei quartieri del centro storico, male invece la Sinistra che non conferma le sue sacche di voto cittadine e si ferma al 2,8%. Un altro 2,2% va ai Verdi. Non sfonda l'estrema destra, che anche dopo la visibilità mediatica ottenuta nelle proteste che si sono sviluppate in alcune periferie difficili negli ultimi mesi - da Torre Maura a Casal Bruciato - incassa appena 0,4% con CasaPound e 0,09% con Forza Nuova.

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