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Villa Maraini protesta davanti alla Regione Lazio

Dipendenti e utenti contro il vincolo tra cure e territorio di appartenenza

Mary Tagliazucchi
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Eroina, cocaina, hashish, nella Capitale il consumo di droghe, anche fra giovanissimi, ha avuto un incremento esponenziale. E se con la crisi la cocaina è diventata troppo cara (50 euro al grammo) l'eroina è tornata in auge con i suoi costi ridotti tra i 20/30 euro. E chi pensa al tossicodipendente sbandato o disadattato si sbaglia. Ormai fra chi fa uso di sostanze stupefacenti ci sono padri di famiglia, medici, liberi professionisti e come abbiamo detto giovanissimi anche di 11/13 anni. Il tossicodipendente diventa a sua volte spacciatore per procurarsi la sua dose quotidiana e, nei casi più disperati, si arriva anche alla prostituzione sia di donne che di uomini. Non a caso da tempo l'ambulatorio medico Villa Maraini si occupa di pazienti tossicodipendenti. Ma nonostante questo nuovi "ostacoli burocratici" si sono frapposti agli operatori del centro che chiedono di poter proseguire ad aiutare liberamente su tutto il territorio nazionale queste persone affette da dipendenze. La richiesta d'aiuto come sempre è stata inascoltata e oltre 300 persone tra operatori sanitari, volontari ed utenti di Villa Maraini, dalle 10 di questa mattina stanno manifestando con le loro famiglie e con quanti si sono uniti in questa azione umanitaria in favore dei più vulnerabili per abbattere il vincolo che lega la cura al territorio di appartenenza: “La nostra idea di lotta per la libertà di cura dei tossicodipendenti, passa anche dai dati raccolti nel solo Ambulatorio Medico di Villa Maraini lo scorso anno. Abbiamo accolto senza alcun vincolo territoriale n°1.629 pazienti tossicodipendenti di cui 1.370 uomini e 259 donne”. Lo si legge in una nota della struttura per la cura delle tossicodipendenze che ha reso noti i dati sull'attività nel 2018. Villa Maraini scenderà in piazza davanti alla Regione Lazio a Roma “per spazzare via ogni ostacolo burocratico che le ASL vogliono imporci”, ha commentato Massimo Barra, fondatore della struttura. “L'età dei nostri pazienti – informa Villa Maraini - va dai 20/24 anni nella misura del 3,68%, dai 25/30 anni per il 9,94% e dai 31/40 anni per il 30,94%, il restante 55,31% è formato dai 40 anni in su. La fascia di età di prima assunzione di sostanze è registrata per il 45,53% tra i 15 e 19 anni, ma abbiamo riscontrato anche un aumento rispetto al 2017 della fascia sotto i 14 anni che è salita al 9,78%. In Italia circa 90.000 persone assumono metadone al giorno. A Villa Maraini nel 2018 abbiamo somministrato 102.551 dosi con una media 282 dosi al giorno.”. Come sempre avviene in questi casi la burocrazia si scontra nettamente con le necessità dei più deboli ma anche di chi, nonostante tutto, vuole proseguire ad occuparsi di loro. E' impensabile che se una persona in difficoltà si reca presso l'ambulatorio di Villa Maraini o un altro nella Capitale venga rispedito al sert territoriale di competenza. E' risaputo come molti di loro non si registrino neanche per paura di essere giudicati o schedati dalle forze dell'ordine. Se l'appello delle associazioni che si occupano dei tossicodipendenti non verranno ascoltati c'è il grave rischio che, al triste caso di cronaca di Desirè se ne aggiungano molti altri. E' fondamentale che tutte le strutture per il recupero dalla dipendenze possano essere messe in condizione di curare e salvare più persone possibili. In questo caso si ridurrebbero di sicuro le percentuali di morti e di spacciatori.

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