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Lanciano molotov e feriscono due vigili. Atalanta-Lazio da guerriglia urbana

Alta tensione intorno allo stadio prima della finale di Coppa Italia. Auto incendiata. Cinque ultrà arrestati

Carlo Antini
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Doveva essere una giornata di festa e invece è stata l'ennesima occasione persa per il calcio italiano. Un pomeriggio di autentica guerriglia è andato in scena all'esterno dello stadio Olimpico, a Roma, con violenti scontri fra un nutrito gruppo di tifosi della Lazio e la polizia prima della finale di Coppa Italia fra la compagine biancoceleste e l'Atalanta. Alla fine a farne le spese è stato un agente della polizia municipale, ferito ad un orecchio. Danneggiati anche diversi mezzi delle forze dell'ordine. Grazie anche alla visione delle immagini acquisite, le forze dell'ordine hanno arrestato tre esponenti degli Irriducibili ed è al vaglio la posizione di altri ultrà per verificare le responsabilità nel lancio del materiale incendiario. Duro il commento del ministro degli Interni Matteo Salvini: «Ringrazio le migliaia di donne e uomini in divisa. Auspico ci siano condanne esemplari per i pochi teppisti fermati fino ad ora con bombe carta, petardi, un coltello e fumogeni (con cui hanno dato fuoco a un'auto dei vigili). Questa gente non metterà più piede in uno stadio». Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, presente allo stadio, ha aggiunto: «Molti auguri di pronta guarigione ai vigili urbani feriti. Mi auguro che episodi del genere non debbano più ricorrere, perchè queste sono manifestazioni di festa. Dove non ci devono essere ragioni di scontro ma di incontro, come in tutte le partite di calcio». Durissima la sindaca di Roma Virginia Raggi, che ha chiamato gli agenti della polizia locale feriti durante i disordini, per accertarsi delle loro condizioni. «La misura è colma. Servono provvedimenti forti nei confronti di questi barbari», ha scritto Raggi su Facebook. Le città non possono essere messe a ferro e fuoco da gruppi di delinquenti organizzati che con il pretesto di una partita di calcio devastano tutto e aggrediscono gli uomini della polizia, ovvero persone che stanno lavorando per tutti noi«, ha aggiunto. »Rivolgo pubblicamente un ringraziamento a tutti gli agenti della Polizia di Roma Capitale e di tutte le forze dell'ordine impegnate a garantire la sicurezza dei cittadini e lo svolgimento di un evento sportivo come la finale di Coppa Italia«, ha detto Raggi. In città la tensione era altissima da giorni, anche perchè si temeva l'arrivo di frange ultrà dell'Eintracht Francoforte gemellati con i bergamaschi e protagonisti di scontro con i laziali in occasione di una partita di Europa League disputate nei mesi scorsi. Che nell'afflusso allo stadio potesse accadere qualcosa era chiaro fin dal pomeriggio, quando sono stati arrestati, per »possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive« due ultrà laziali fermati nei pressi della sede storica degli 'Irriducibilì. I disordini sono scoppiati nei pressi di Ponte Milvio, durante l'afflusso allo stadio, quando un gruppo di ultrà della Lazio a volto coperto ha cercato di forzare il cordone della polizia che ha quindi risposto con qualche carica di alleggerimento e con l'uso degli idranti. I tifosi si sono resi responsabili di lanci di oggetti contro la polizia ed hanno incendiato con una molotov una macchina della municipale che ha preso fuoco.

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