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Casa popolare ai rom anche a Casal de' Pazzi. Residenti sul piede di guerra

Dopo Casal Bruciato assegnato un altro appartamento a via Schopenhauer

Grazia Maria Coletti
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Un'altra casa popolare assegnata dal Comune di Roma a una famiglia rom, questa volta in via Schopenhauer a Casal de' Pazzi, in zona Talenti, e il quartiere prepara la protesta, guardando alle rivolte di Casal Bruciato. A dare la notizia sono gli stessi residenti delle case Ater di via Schopenhauer che sabato hanno visto arrivare una famiglia di 9 persone, padre, madre, cinque figli e due anziani genitori della donna. Alla famiglia è stato assegnato un appartamento nell'edificio G,  al civico 66 di via Schopenhauer. "Si tratta anche in questo caso di un secondo piano, 4 stanze, salone e due bagni assegnato a una famiglia  che ha detto di essere croata. E' uno scandalo - dicono i residenti - con due anni d'attesa sono dentro casa e gli italiani aspettano una vita, con la storia delle graduatorie privilegiate dai 18 punti in più, i rom ci passano avanti anche quando noi ne abbiamo più diritto". L'assegnazione dell'Ater il 3 maggio. La determina del Comune il 20 marzo scorso. Un puro caso di omonimia il fatto che l'assegnataria, Edita Osmanovic, abbia lo stesso cognome della famiglia rom cui era stata assegnata una casa popolare a via Facchinetti, costretta poi ad andare via dalla protesta dei residenti di Casal Bruciato, perché la casa in via Schopenhauer risulta essere una prima assegnazione. Mentre il convivente si chiama Omerovic come l'altra famiglia di Casal Bruciato oggetto della rivolta in via Satta.

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