Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

In coma dopo lo schianto in moto. Il fratello: chi ha visto parli

Piazza dell'Emporio (foto da Google street view)

Appello per Massimo Pennisi su un letto d'ospedale dall'alba del 7 aprile

Mary Tagliazucchi
  • a
  • a
  • a

Testaccio, 5:30 del mattino di domenica 7 aprile. Un'auto, una Fiat Tipo,  centra in pieno un centauro di 42 anni mentre transitava con il suo scooter Yamaha in piazza dell'Emporio adiacenze via Marmorata, per recarsi al lavoro come agente di sicurezza alla Maratona di Roma. Da quel momento il buio in ogni senso. Massimo Pennisi infatti, ferito gravemente è da dieci giorni in coma presso l'ospedale San Camillo di Roma. Agli operatori del 118 accorsi sul luogo dell'incidente sono subito apparse gravissime le condizioni dell'uomo che ha riportato ferite alla vescica, rottura del bacino, vertebre cervicali e perforazione di un polmone. A tutt'oggi le dinamiche del terribile incidente in cui l'uomo ha rischiato di perdere la vita sono ancora da accertare. I rilievi scientifici del sinistro sono stati svolti dal Gruppo I Trevi della Polizia Locale di Roma Capitale intervenuti sul posto. Tuttavia resta ancora un mistero la reale dinamica dell'incidente. “Mio fratello ha sempre guidato in maniera cosciente e siamo quasi certi che non sia dovuta ad una sua inadempienza l'incidente in cui l'abbiamo quasi perso. Ad oggi ancora non sappiamo niente di preciso nonostante i vigili, siamo certi, stanno facendo il possibile”. A parlare è Giancarlo Pennisi il fratello maggiore della vittima dell'incidente avvenuto agli inizi di aprile che aggiunge: “Nel luogo preciso in cui è stato centrato mio fratello ci sono delle telecamere ma quello che chiedo insieme ai miei familiari è che se qualcuno, domenica 7 aprile alle ore 05,30 del mattino transitava di là e ha visto qualcosa di contattarmi al numero 339.6049693. Questa attesa – mentre mio fratello si trova ancora immobilizzato in un letto d'ospedale - è estenuante. Sapere qualcosa in più sull'incidente , consegnerebbe a me e la mia famiglia un po' di sollievo”.

Dai blog