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Case a rischio crollo a Ponte Milvio

I pm archiviano l'inchiesta sul palazzo venuto giù nel 2016 perché deceduti i costruttori. Ma la procura scrive alla Raggi: "Il terreno è acquitrinoso, altri edifici possono sgretolarsi"

Valeria Di Corrado
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Sono tutti ormai deceduti i presunti responsabili del crollo del palazzo di via della Farnesina 5, parzialmente collassato il 24 settembre del 2016 (fortunatamente senza fare vittime) e poi definitivamente demolito a gennaio 2017. Per questo la Procura di Roma ha chiesto al giudice delle indagini preliminari l'archiviazione dell'inchiesta per disastro colposo aperta nei confronti di una decina di persone. Contemporaneamente, però, i pm si sono premurati di inviare una lettera al Comune, in cui l'amministrazione Raggi è stata avvertita del rischio che corrono anche gli altri edifici che si trovano lì vicino, a poche centinaia di metri da Ponte Milvio. Lo stabile al civico 5 di via della Farnesina venne costruito negli anni Cinquanta su un'area dove prima c'era l'alveo di un fiume, affluente del Tevere, poi riempito con terra e materiale di risulta. La consulenza tecnica disposta dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e dal sostituto procuratore Maria Letizia Golfieri ha accertato che il palazzo venne edificato senza tenere in considerazione il fatto che sorgesse su una piana alluvionale e, quindi, senza rispettare i canoni edificatori che si adottano in questi casi. Evidentemente le fondamenta, che affondavano in questo terreno argilloso e a tratti acquitrinoso, dopo anni hanno ceduto. La Procura, però, non ha potuto chiamare in causa i costruttori dell'epoca, perché sono morti... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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