Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Violenta la figlia per 5 anni, militare sospeso

L'uomo residente nell'hinterland romano ad Anzio

Silvia Sfregola
  • a
  • a
  • a

Ha violentato la figlia per cinque anni, finché la ragazza oggi 15enne ha deciso di confessare tutto tra le lacrime. Il padre, un militare dell'Esercito di 45 anni, è stato arrestato mentre era a lavoro. La terribile vicenda è successa ad Anzio, cittadina sul litorale romano. Mentre oggi è stata eseguita la misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Velletri, Ilaria Tarantino, e il militare è stato trasferito nel carcere di Velletri a disposizione dell'autorità giudiziaria ed è in corso un'indagine della Procura, le Forze armate hanno avviato la procedura per sospenderlo dal servizio. Sul caso è intervenuta anche la ministra della Difesa Trenta: "Indegno di indossare la divisa". "In merito alla notizia pubblicata da alcuni organi di informazione, relativa all'adozione di misure cautelari nei confronti di personale militare da parte del tribunale di Velletri su delega della Procura della Repubblica, l'Esercito esprime profondo sdegno e condanna" si legge in una nota del ministero della Difesa. "Il militare coinvolto si è macchiato, laddove le attività di indagine lo confermassero, di un comportamento riprovevole, immorale e inaccettabile, ancor più aggravato per uomini e donne che indossano l'uniforme e rappresentano lo Stato.  Confermando totale disapprovazione e pieno rigore nel perseguire i comportamenti che violano i principi e i valori su cui si fonda l'Istituzione e assicurando la massima collaborazione e trasparenza con gli organi inquirenti, l'Esercito ha già avviato tutte le procedure per l'immediata sospensione del militare dal servizio ed esprime la totale intransigenza, tolleranza zero, nel contrastare tali inaccettabili condotte e la completa vicinanza alla ragazza nei cui confronti sono stati perpetrati gli abusi. Tali soggetti non sono degni di indossare l'uniforme. Tale isolato avvenimento viola l'etica militare, e lede fortemente la dignità e l'onore di tutto il personale dell'Esercito che, invece, con profonda onestà, professionalità, e spirito di sacrificio, quotidianamente svolge il proprio dovere".

Dai blog