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Stadio della Roma, c'è la relazione del Politecnico

Ma il Campidoglio fa melina

Fernando M. Magliaro
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Manca l'ufficialità ma, secondo fonti accreditate del Campidoglio, poco dopo le 16 sarebbe arrivata sul tavolo del direttore del Dipartimento Mobilità del Comune, Gian Mario Nardi, il testo della relazione definitiva redatta dal Politecnico di Torino sulla mobilità pubblica e privata del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle. L'ufficio stampa del Comune, però, glissa e invia, intorno alle 19.00, una breve nota: “Il parere del Politecnico di Torino sullo stadio di Tor di Valle dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Roma Capitale organizzerà una conferenza stampa la prossima settimana per illustrarne i contenuti”. La scadenza per la consegna del testo era fissata, da contratto, entro la giornata di oggi, 31 gennaio. Per domani, sempre secondo Radio Campidoglio, il sindaco, Virginia Raggi, avrebbe convocato un vertice di maggioranza per illustrare i contenuti del testo. Di fatto, lo stesso cliché già seguito in occasione della consegna della relazione preliminare: melina ufficiale e riunione di maggioranza. Lunedì 4 febbraio, per altro, è convocata una riunione della Commissione Trasparenza (una delle commissioni consiliari di controllo che viene guidata da esponenti dell'opposizione, in questo caso il Pd Marco Palumbo) proprio per esaminare la questione Politecnico. Il parere all'ateneo piemontese era stato richiesto dal sindaco Raggi all'indomani della diffusione di conversazioni intercettate nell'inchiesta Rinascimento sui rapporti fra Luca Parnasi, proprietario di Eurnova e presentatore del progetto Stadio, e la politica, locale e nazionale. In queste intercettazioni Parnasi invitava i suoi collaboratori a glissare sui problemi di traffico derivanti dal taglio delle opere pubbliche (segnatamente il Ponte di Traiano) voluto proprio dall'amministrazione Raggi utile a ottenere la riduzione delle cubature e, quindi, la cancellazione delle tre torri di Libeskind. Quelle intercettazioni avevano riacceso la polemica interna ai 5 Stelle con una frangia di 3/5 consiglieri indisponibili ad essere presenti in Aula al momento del voto sulla variante urbanistica. La Raggi, quindi, rivolgendosi a Torino con un contratto dai margini di analisi assai stretti e, per di più, secretato conta di avere in mano un'arma per convincere i riottosi. La relazione preliminare, però, nonostante il tentativo di tenere tutto segreto, era trapelata e aveva dipinto uno scenario “catastrofico” per il traffico delle partite infrasettimanali in notturna, più una serie di altre forti criticità su tutto l'impianto della mobilità previsto dal progetto versione Raggi.   La relazione definitiva, la cui consegna iniziale era prevista il 9 gennaio, era poi slittata a oggi a causa dell'invio di nuova documentazione – di fatto il redigendo Piano Urbano della Mobilità sostenibile e qualche altra carta su investimenti su ferro – che aveva reso necessario un supplemento di indagine.

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