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"Raggi Beach", il rom Zorro tra pizzo e occupazioni

Ecco chi è l' uomo che avrebbe fatto la "trattativa" col Comune. La sindaca: "Noi non facciamo accordi. La dirigente ha parlato a titolo personale"

Mary Tagliazucchi
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Le polemiche sul lido capitolino «Tiberis» anziché placarsi aumentano di giorno in giorno, regalando nuove e sorprendenti vicende. L' ultima riguarda addirittura un presunto accordo, che l' amministrazione capitolina avrebbe fatto con i Rom (in particolare con «Zorro», il capo della comunità nomade di Ponte Marconi) per ottenere la totale protezione da vandalismi e saccheggi alla spiaggia .Immediata la smentita da parte della sindaca Raggi che ha dichiarato: «Ci tengo a smentire la notizia uscita circa un presunto accordo fra l' amministrazione e i Rom. Questa amministrazione non fa accordi con i Rom. Se qualcuno ha parlato lo ha fatto a nome proprio .Tra l' altroquesta persona è stata sentita dalla polizia locale è ha negato di aver mai fatto quelle dichiarazioni». Una vicenda particolarmente insolita e su cui in queste ore si sta cercando di far luce . Ma perché mai la responsabile del progetto, Simonetta De Ambris ha rilasciato queste dichiarazioni per poi ritrattarle subito dopo con la polizia locale? E chi è questo fantomatico «Zorro» di cui fa cenno? «Ci siamo raccomandati a Zorro . Un rom diciamo particola re, che si è presentato a noi facendo i lavori e di cui ci hanno parlato come se fosse il capo dell' insediamento abusivo (che sorgeva proprio dove ora ci sono sdraio e ombrelloni). venuto a vedere cosa facevamo nella sua area» . E questa la dichiarazione della De Ambris che, oltre a creare non pochi malumori in Campidoglio ha acceso i riflettori e altrettanta curiosità su «Zorro» che altri non è che un uomo di etnia rom sulla quarantina dal naso pronunciato e la barba incolta. Ma c' è un piccolo particolare che non put) passare inosservato ed è il fatto che questa persona abiti, anzi «occupi» nelle casette comunali che un tempo erano dei giardinieri. Zorro sul quale pendono vari reati e non certo valorose gesta è già stato in carcere per vari illeciti ed è noto sia alle forze dell'ordine che nei vari gruppi rom presenti nella Capitale. Nel 2013 era balzato alle cronache a causa del mercato abusivo di via della Vasca Navale e per il corteo organizzato sem pre da lui che aveva tenuto in ostaggio un interno quartiere. Fra lui e il comandante Di Maggio c' è da tempo una «guerra» aperta per riportare la legalità nella zona .Già da allora gli uomini della polizia locale sgomberavano il mercatino abusivo di Zorro e la notte stessa lui faceva riposizionare i banchi. Chi voleva vendere la propria merce - soprattutto roba rubata - doveva pagare una specie di pizzo: 10 euro per chi metteva solo un telo con sopra qualche «articolo» e 70 euro per chi si posizionava con banco e tendone. «Siamo lieti della smentita da parte della sindaca Raggi inerente il presunto accordo con i nomadi per garantire la sicurezza della nuova spiaggia sul Tevere .Vogliamo ricordare infatti come la Polizia Locale di Roma Capitale, sia stata in passato impegnata nel ripristinare proprio in quella zona, complesse operazioni di ripristino della legalità, fatte anche nei confronti dei soggetti coinvolti», ha detto Marco Milani, coordinatore romano della Ugl Polizia Locale.

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