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Discarica di Malagrotta, indagato Cerroni

Contestata l'accusa di associazione a delinquere dedita al traffico dei rifiuti

Carlo Antini
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Ci sono l'ex ras delle discariche romane Manlio Cerroni e il suo braccio destro Francesco Rando fra i 6 indagati nella nuova inchiesta della Procura Repubblica - Dda di Roma sulla discarica di Malagrotta che ha portato al sequestro preventivo della società E. Giovi srl e di beni e patrimonio per 190 milioni di euro, come disposto dal gip del Tribunale. A tutti è contestata l'accusa di associazione a delinquere dedita al traffico dei rifiuti. Indagata, nell'indagine dei carabinieri del Noe, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal pm Alberto Galanti, anche Carmelina Scaglione, attuale rappresentante legale della società. La mancata raccolta del percolato prodottosi nel corso degli anni nella discarica di Malagrotta «è la causa dell'inquinamento delle falde acquifere» sottostanti, si legge nel provvedimento del gip in cui si sottolinea che «ancora oggi la società E.Giovi non ha provveduto all'adempimento delle prescrizioni e che la discarica non è gestita in modo legittimo tale da impedire il protrarsi della situazione di fuoriuscita del percolato che è conseguenza diretta dell'inquinamento dei terreni circostanti».

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