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Bando per la Maratona di Roma, il Tar rinvia all'11 luglio

Al ricorso di Italia Marathon Club è stato accorpato anche quello di RCS Group

Fernando M. Magliaro
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Il Tar del Lazio, II sezione, ha deciso di entrare direttamente nel merito del ricorso presentato da Italia Marathon Club, la società di Enrico Castrucci che gestisce la Maratona di Roma da sempre, contro il bando, deciso dal Campidoglio, per l'affidamento con gara d'appalto della corsa podistica capitolina per le edizioni 2019-2022 (più opzione sul biennio successivo). 25 MAGGIO SCADE IL BANDO 2019-2022 - Il bando, che scade fra due giorni, il 25 maggio, quindi, sarà nel pieno delle procedure di esame delle offerte e di assegnazione del vincitore, quando il Tribunale amministrativo deciderà se ha ragione Castrucci - in estrema sintesI il Campidoglio non ha titolo per mettere la Maratona a gara - oppure l'assessorato allo Sport, guidato da Daniele Frongia, che, al contrario, ritiene giunta l'ora di interrompere le proroghe continue e affidarsi a una gara pubblica. IL RICORSO RCS GROUP - Oppure - ed è un po' una sorpresa - se ha ragione RCS Group, il gruppo della Gazzetta dello Sport, organizzatore, fra l'altro, del Giro d'Italia e della Maratona di Milano. RCS ha presentato un proprio ricorso contro il bando del Campidoglio - in sintesi: bando sbagliato che favorisce Castrucci per carenze nelle clausole di assegnazione dei punteggi e mancanza di un vero piano economico-finanziario - senza chiedere al Tar l'urgenza della discussione ma che il collegio giudicante ha deciso di accorpare al ricorso principale, quello di Castrucci.  IL CASO SI INGARBUGLIA - La questione, quindi, si ingarbuglia. Se il Tar rigetterà i ricorsi, il Campidoglio sarà salvo: bando valido. Ma se dovesse accogliere quello di Castrucci o quello di RCS il bando sarà annullato. Anche nei corridoi della Federazione di Atletica leggera (Fidal) si inizia a prendere coscienza che l'edizione 2019, quella del venticinquennale, possa saltare e che l'idea del Campidoglio di spostare la manifestazione podistica dalla primavera all'autunno non sia in realtà una strada percorribile nonostante su questa ipotesi ci sarebbe un asse fra Frongia e il presidente Fidal, Alfio Giomi.  I CONTENDENTI: SODDISFAZIONE PER TUTTI - Da tutte le parti in causa bocche cucite ma trapela soddisfazione per la decisione del Tribunale: per gli organizzatori attuali, una sentenza l'11 luglio è una sentenza lampo che potrebbe entrare nel novero di quelle da giurisprudenza futura. Per il Campidoglio, è stata accolta la richiesta di rinvio della discussione sulla sospensiva cautelare per il mancato rispetto dei termini a difesa e, l'11 luglio, è una data sufficientemente lontana per affrontare bene l'udienza.   

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