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Un giorno da vu' sonà: 6 euro l'ora dai turisti

Un nostro cronista si è finto cantante da strada. Apprezzamenti e denaro soprattutto dagli stranieri

Alessio Buzzelli
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Devo tornare ancora in strada, perché ancora una volta, improvvisamente, sono stato licenziato. Ricomincia così il viaggio-esperimento attraverso la "Roma ai tempi della crisi", una Roma in cui sempre più persone sono costrette a reinventarsi la vita nel giro di qualche giorno. Così oggi, a di- stanza di due settimane dall'ultima volta - in cui avevo vestito i panni di un lavavetri -tocca di nuovo arrangiarmi in qualche modo per sbarcare il lunario. Cosa fare, dunque? Forse il parcheggiatore abusivo? Meglio di no, troppo pericoloso. La statua vivente? Nemmeno, non ho i vestiti adatti e poi non sembra rendere un granché bene in termini di soldi. Potrei invece scendere in strada e mettermi a suonare. Già, potrei fare il musicista di strada. So strimpellare discretamente la chitarra, ho un'intonazione accettabile e un buon repertorio di pezzi sia italiani che stranieri. Quello che mi manca, però, è la cosa più importante... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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