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Auto finisce contro un muretto, quattro ragazzi morti a Guidonia

Ambulanza

Silvia Mancinelli
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Federico Baldi, Riccardo Murdaca, Jessica Ginai, Ambra Shaliani. Sono i quattro ragazzi di Tivoli morti nell'incidente di questa notte sulla via Tiburtina, all'altezza di Setteville di Guidonia. Diciotto anni i due amici, appena 17 le due "principesse", come le chiamavano tutti, entrambe di origini albanesi. Tornavano da una serata in un locale, quando alle 4 la Mini Cooper sulla quale si trovavano si è schiantata contro un muretto a pochi passi dal pub "Vademecum", all'altezza del civico 260. Per nessuno di loro c'è stata speranza, incastrati tra le lamiere e tirati fuori solo dopo ore grazie al lavoro meticoloso dei vigili del fuoco. All'origine dell'incidente, secondo una prima ricostruzione della dinamica fatta dalla polizia stradale di Tivoli, ci sarebbe un sorpasso azzardato in un tratto di strada in leggera pendenza. Un sorpasso lungo quel rettilineo dove da tempo i residenti denunciano che "si corre troppo". In quel pezzo di strada, chiuso fino alle prime ore del mattino, un viavai di ragazzi ha portato mazzi di fiori e dediche. Tantissime le foto postate e i pensieri di cordoglio sulle pagine Facebook di Jessica, Ambra, Riccardo e Federico. Famiglie distrutte da un dolo-re troppo grande e un senti-mento di disperazione nei coetanei finora mai provato. "Hey amò (sì, noi ci chiamiamo così!) Spero tu stia bene" è il messaggio di addio che Christian scrive sulla bacheca dell'amica Jessica, un post che la sua principessa non potrà più leggere. "Mi conosci - dice - sai bene che non credo nel paradiso, ma nel tuo caso spero con tutto il cuore che ci sia, un qualche posto migliore dove tu sei ora, mi autoilludo lo so, e lo sai anche tu, te lo ripetevo spesso, come mi illudo che scriverti ora possa farti capire quanto tengo a te, ma se non altro mi aiuta a sfogarmi, non riesco a parlare di te con la gente, amo tenere quelle cose che ci diciamo per me, i nostri segretucci, i nostri giochi, le nostre cazzate, mi è sempre piaciuto farti ridere, ma stamattina appena ho letto la notizia mi sono precipitato a casa tua (stranamente la via me la sono ricordata, ti avevo detto che ci sarei riuscito) speravo rispondessi al citofono dicendo amò ma che cazzo vuoi, sto a dormì, è domenica Ahahahah ma ahimè al citofono non hai risposto tu, ho sentito una voce piangere e sono crollato, la tua assenza ha fatto crollare il mio mondo e ciò in cui credo, ho stretto la tua foto in salone per un'ora, lo so che sembra stupido, ma speravo che uscissi dalla tua camera dicendomi che era tutto uno scherzo, cosa che spero ancora, ma non è successo, in compenso sei riuscita a darmi ancora un'altra gioia, ho saputo che parlavi di me ai tuoi, e lo apprezzo molto, in qualche modo mi dimostra che ci tieni, ad ogni modo già mi manchi Jè, vivi nel mio cuore ma sai che non mi basta, spero di rivederti presto, ciao amò!! (Ti penso sempre quindi fallo anche tu)".

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