
Roma, detenuto s'impicca nel carcere di Rebibbia

E' il primo ospite di un penitenziario morto nel Lazio dall'inizio dell'anno. La Cisl attacca: "Prigioni troppo affollate, serve subito una riforma"
Si è impiccato questa notte in una cella del penitenziario romano di Rebibbia a Roma. E' morto così un detenuto di 53 anni. Il primo deceduto di quest'anno nelle carceri del Lazio, il secondo in Italia. A seguito dell'episodio il segretario regionale della Cisl Fns Massimo Costantino ha dichiarato: "A Rebibbia il sovraffollamento assume un livello emergenziale. Soprattutto negli istituti penitenziari dove il numero regolamentare dovrebbe essere 1.218, quello tollerabile di 1.696, ma i presenti risultano essere circa 1.700, il personale tutto, purtroppo, deve far i conti anche con il numero elevatissimo dei detenuti e i carichi di lavoro sono raddoppiati e alcuni operatori espletano servizio in due e più posti di lavoro. Per la Fns Cisl Lazio - ha concluso - occorre: una nuova riforma del sistema carceri, ammodernamento, manutenzione e messa in sicurezza delle strutture penitenziarie che valorizzi il lavoro in un contesto al limite della sopportabilità e l'adeguamento degli organici della Polizia Penitenziaria".
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