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Sperimentazione sui vaccini a Dna contro il cancro

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Risultati positivi da un'importante ricerca in corso all'Università Campus Biomedico

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Una nuova sperimentazione contro il cancro è in corso all'Università Campus Biomedico. «Combattere il cancro con una vaccinazione che impedisca alle cellule tumorali di sottrarsi ai meccanismi di rilevamento e distruzione del sistema immunitario - spiega una nota - è una delle strade che i ricercatori di tutto il mondo stanno percorrendo per vincere la battaglia contro il male. Sperimentazioni stanno già avvenendo sull'uomo per tumore del colon, melanoma, carcinoma della prostata e del seno. I risultati di uno studio tutto italiano, al quale la rivista scientifica Human Gene Therapy dedica ad aprile la copertina, offrono però nuove informazioni per migliorare l'efficacia di questi protocolli sperimentali. I ricercatori del Cnr-Ift e dell'Università Campus Biomedico hanno messo a punto una procedura di trattamento del tessuto muscolare con ialuronidasi, un enzima che degrada la matrice extracellulare e quindi abbassa le barriere che ostacolano la penetrazione del vaccino all'interno delle cellule. Grazie a questa funzione, l'enzima rende più efficace il successivo trasferimento del vaccino all'interno del muscolo, che avviene con una particolare tecnica, chiamata "elettrotrasferimento". Il vaccino a Dna raggiunge così in quantità maggiore il nucleo delle cellule e mostra, secondo i risultati dello studio, un'efficacia superiore nella stimolazione della risposta immunitaria». «L'immissione efficace del vaccino nel muscolo è uno dei problemi delle sperimentazioni in corso - spiega la responsabile del progetto, Emanuela Signori - l'elettrotrasferimento con pretrattamento del muscolo mediante ialuronidasi ha mostrato di supportare meglio il sistema immunitario nella produzione delle cellule incaricate di riconoscere gli antigeni che caratterizzano il tumore e quindi indispensabili a eliminarlo». Oltre che per la cura di tumori, questi tipi di vaccini sono già in sperimentazione per il trattamento di patologie infettive come epatite C, malaria e Aids

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