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Petizione per riaprire la Sciascia e sventare l'occupazione

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Dasabato mattina nei bar, nelle edicole, nei supermercati e nei negozi del quartiere si può firmare, per la petizione popolare per chiedere «al Sindaco Alemanno di procedere allo stanziamento necessario per i lavori di ristrutturazione o demolizione e ricostruzione della Scuola Elementare Sciascia». La scuola fa parte dell'Istituto Comprensivo Nino Rota composto anche da un'altra scuola elementare, la Ribotti e dalla media inferiore Nino Rota. In totale circa 1400 alunni cui si devono aggiungere altri 200 bambini collocati sempre presso la Sciascia ma frequentanti la scuola materna Scarabocchio ed il relativo progetto ponte. «Il 15° Municipio - riferiscono i genitori - aveva assicurato che la scuola sarebbe stata riaperta a gennaio, ma non è stato così. Il Comune non ha stanziato i fondi necessari e senza la nostra scuola non può continuare il progetto formativo che consente agli studenti di essere accompagnati dall'età della materna alla fine della scuola media inferiore». Le famiglie di tutto l'Istituto Nino Rota, circa 2.800 persone, sono inoltre «consapevoli delle conseguenze dannose che comporterebbe la perdita della scuola oltre che delle conseguenze gravissime che l'abbandono dell'edificio comporterebbe - prosegue il comitato - con possibile occupazione da parte di persone senza fissa dimora o per atti vandalici, minando la sicurezza dell'intero quartiere». «Così come subirebbero ripercussioni negative anche tutti i centri sportivi e le attività ricreative della zona, ci sono due piscine e una palestra, che perderebbero gran parte della clientela costituita dall'indotto della Sciascia. Servono due milioni di euro, ma nel bilancio del Campidoglio questa somma non è stata stanziata», dice Paola D'Ascenzo, rappresentante dei genitori in Consiglio d'Istituto alla Nino Rota e membro del Comitato Genitori Sciascia. «Abbiamo avuto un incontro con la Commissione Consiliare permanente lavori pubblici e un altro è previsto la prossima settimana - continua -. Speriamo si trovi una soluzione in tempi brevi per risolvere lo stato di emergenza nel quale vivono da molti mesi circa 600 famiglie». Anche Augusto Santori, Capogruppo de La Destra in Municipio XV ha firmato per la petizione per chiedere a «Roma Capitale i soldi necessari per consentire la riapertura della Sciascia entro il nuovo anno scolastico». Mugugni anche per i "punti facili" per l'iscrizione nei due asili più gettonati di Villa Bonelli, che hanno fatto finire in cima alla graduatoria i bambini trasferiti nella scuola alla Magliana in via Greve. E così i posti liberi per gli altri sono stati dimezzati.G. M. Col.

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