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Smemorato ritrovato dopo tre mesi

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All'inizioera incerta, l'immagine non era chiara. Ma poi si è decisa e ha fermato un'auto della polizia. Così gli agenti sono riusciti a rintracciarlo e a restituirlo alla famiglia dopo quasi novanta giorni. Si era allontanato dalla sua abitazione tre mesi fa, il cinquantaduenne romano ritrovato sabato pomeriggio dagli agenti del commissariato Appio-Nuovo diretti da Massimiliano Maset in via di Grottaferrata, nella zona del Quadraro. La denuncia della scomparsa era stata presentata dal fratello, che abita a Bologna da tempo, il primo novembre dello scorso anno. Per facilitare le ricerche e permettere che qualcuno ne segnalasse la presenza, il fratello aveva anche distribuito tra le zone del Tuscolano, dell'Appio e di Porta Maggiore un volantino con la foto e la descrizione fisica del cinquantaduenne scomparso. L'uomo soffriva di disturbi mentali e di una particolare forma di amnesia, un problema che rendeva difficile che tornasse da solo sui suoi passi e si rifacesse vivo con il parente. Sabato una cittadina ha fermato una volante del commissariato impegnata nel consueto pattugliamento del quartiere Appio, riferendo di aver notato all'interno di una macelleria lì vicino l'uomo che appariva nella foto del volantino di ricerca. All'arrivo dei poliziotti l'uomo, però, si era già allontanato. Così, grazie a un'immediata e certosina perlustrazione, i poliziotti hanno individuato in via di Grottaferrata una persona molto somigliante alla fotografia e alla descrizione dell'uomo di cui era stata denunciata la scomparsa. Raggiunto da due agenti, dopo un breve colloquio, il cinquantaduenne si è convinto a seguirli e a tornare dal fratello che, nel frattempo, era stato contattato dalla polizia ed era in attesa del congiunto negli uffici del commissariato. Qui lo smemorato gli è stato riaffidato. Difficile stabilire che cosa abbia fatto l'uomo in questi tre mesi di vagabondaggio solitario. Le sue condizioni mentali non hanno reso facile il compito di ricostruire i suoi spostamenti in questo arco di tempo. Ma di certo si sa che ha girovagato come se fosse un barbone, probabilmente chiedendo qualche spicciolo in giro e affidandosi alle mense della Caritas e di altri enti per sopravvivere. Fino al momento in cui l'immagine del volantino e la memoria fotografica di una donna non lo hanno riconsegnato alla famiglia. Mau. Gal.

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