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Sottile verso la poltrona di supercommissario

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Sarà lui a ricoprire il nuovo ruolo. Avrà più poteri e dovrà applicare il «decreto Clini»

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Maconsistenti. Goffredo Sottile potrebbe essere il nuovo supercommissario laziale ai rifiuti. Con il vecchio ruolo aveva il compito esclusivo di individuare e autorizzare la discarica temporanea. Con il nuovo, invece, potrà anche occuparsi della scelta di quella definitiva, dei nuovi impianti e della gestione della raccolta di rifiuti. Inoltre, forse già oggi sarà pronto il decreto del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, previsto dalla legge di stabilità, che fisserà le misure urgenti da realizzare entro i prossimi sessanta giorni per assicurare che la gestione del ciclo integrale dei rifiuti di Roma sia organizzata e gestita secondo quanto stabiliscono le direttive europee e le leggi nazionali. Questi sarebbero (il condizionale è d'obbligo) i tempi per l'adozione del provvedimento ministeriale, che Clini illustrerà lunedì alle amministrazioni competenti e alle imprese interessate (come Ama e Acea), già convocate. La sua attuazione verrà affidata a un «supercommissario», con poteri stabiliti nello stesso decreto: le voci che circolano tra le stanze del ministero danno come molto probabile la conferma del prefetto Goffredo Sottile per questo nuovo ruolo, in continuità con il precedente incarico di commissario per l'emergenza rifiuti della capitale scaduto il 31 dicembre. Ma Clini è stato chiaro sulle ultime scelte compiute dal prefetto: «Saranno riconsiderate le autorizzazioni rilasciate per gli impianti di smaltimento di Malagrotta e Monti dell'Ortaccio, e comunque deve essere evitato il conferimento in discarica di rifiuti non trattati». Interpellato sul punto, Sottile preferisce glissare sia sulle parole del ministro che su sull'ipotesi di una sua eventuale nomina a supercommissario, e si limita a dire che «il bilancio dell'attività da me svolta finora è nelle cose che già si conoscono, dalla scelta di Monti dell'Ortaccio alla redazione del Piano per Roma». Tornando al decreto, «si baserà su raccolta differenziata e recupero di materia ed energia - ha annunciato Clini - ma punterà anche sul trattamento meccanico biologico, sul recupero della frazione organica e sulla produzione di compost di qualità, utilizzando in via prioritaria gli impianti che esistono nel Lazio e completando le procedure di autorizzazione di quelli da oltre un anno sotto esame delle amministrazioni competenti». Ma per la Cgil «va chiusa al più presto la stagione del commissariamento per sanità e rifiuti solidi urbani - sottolinea Claudio Di Berardino, segretario generale di Roma e del Lazio - Occorre fermare qualsiasi decisione relativa al sito e avviare un piano di emergenza capace di far funzionare al meglio gli impianti esistenti».

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