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Damiana Verucci Via i tavolini all'aperto in piazza Campo Marzio, via del Governo Vecchio, via Agonale, piazza Santa Maria Liberatrice.

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Atre giorni dalla fine dell'anno, a pochi mesi dallo scadere della consiliatura, il Consiglio del Municipio Roma Centro Storico ha approvato ieri ulteriori 16 piani che non rinnovano o riducono lo spazio esterno degli esercenti in centro storico e a Testaccio. Quasi tutti presenti i consiglieri di maggioranza e opposizione, nonostante il periodo delle feste. Anche se è stata notata l'assenza del presidente del I Municipio Orlando Corsetti che, abbandonata la poltrona che occupa adesso, correrà alle prossime elezioni per un posto in Comune. Qualcuno maliziosamente vocifera: «Siamo in campagna elettorale, sono rimasti tutti a Roma». Fatto sta che i nuovi piani sono stati approvati anche se non potranno trovare reale applicazione prima del 2014. Si tratta, infatti, di autorizzazioni che scadono tutte alla fine di quest'anno, ma il I Municipio non ha fatto in tempo a inviare le lettere agli esercenti per informarli del nuovo piano (devono essere inviate un mese prima della scadenza del titolo per occupare). Così nel 2013 quelle autorizzazioni si rinnoveranno automaticamente e solo un anno dopo gli esercenti si dovranno adeguare. A questo punto è doveroso chiedersi: È un atto politico? «Restituire decoro e accessibilità al Centro Storico deve essere una priorità come ribadito dalla Direttiva del ministro dei Beni Culturali Ornaghi - dichiara Nathalie Naim, capogruppo dei verdi in I Municipio, che insieme ad Annalisa Secchi del Pd si è battuta fortemente per l'approvazione dei piani - I nostri monumenti e i luoghi storici sono un bene comune che va salvaguardato e valorizzato non solo per la qualità di vita dei romani ma anche per rendere la nostra città più attrattiva per i turisti e rimettere in moto l'economia». Ma l'ultima delibera del 2012 del I Municipio non si limita ad approvare i piani. Detta anche in un certo modo l'agenda del futuro presidente del I Municipio che, preso il posto di Corsetti, si troverà davanti l'elenco di altre vie e piazze importanti dove gli spazi esterni per tavolini e sedie saranno fortemente ridotti. Si tratta ad esempio di alcune vie di Trastevere come via del Politeama, via di Ponte Sisto; di vie del quartiere Monti come via del Cardello, largo Gaetana Agnese, via degli Zingari. Insomma, il lavoro iniziato quattro anni fa in I Municipio per cercare di rimettere mano alla materia complessa e ingarbugliata delle occupazioni di suolo pubblico va avanti anche se, a dirla tutta, non prosegue di pari passo con quello del Comune per le piazze storiche. Resta la domanda del perché i 13 piani approvati a gennaio di quest'anno dalla Giunta Alemanno per altrettante piazze non siano ancora stati applicati. Ad oggi, non c'è risposta.

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