Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Rinviate le primarie a sindaco C'è il codice etico per le regionali

default_image

Aumentano gli aspiranti onorevoli. C'è anche una precaria della sanità

  • a
  • a
  • a

L'accelerazionedella crisi di governo - si voterà probabilmente il 24 febbraio sia per le politiche che per le regionali - rendono «impraticabile» lo svolgimento delle consultazioni il 20 gennaio. Le primarie sono state così posticipate: si celebraranno dopo le elezioni. «La data definitiva verrà scelta in accordo con la Direzione Nazionale che fisserà una data unica per tutte le primarie relative alle elezioni amministrative 2013 previste nella finestra 15 aprile-15 giugno», spiegano il segretario romano Pd Marco Miccoli e il presidente Eugenio Patanè. A proposito di Miccoli, sia lui sia Micaela Campana - presidente della commissione che organizza le primarie - si sono autosospesi dalle rispettive cariche poiché entrambi parteciperanno alle consultazioni per il Parlamento. Alle primarie che selezioneranno deputati e senatori non potranno partecipare gli eurodeputati, cui è stata negata la droga. Guido Milana sosterrà così Monica Gregori, 32 anni, precaria della sanità. La schiera degli aspiranti onorevoli si allarga. Bruno Astorre farà ticket con la Parente, deputata uscente di area franceschiniana. Marietta Tidei rinuncia alle regionali e correrà in coppia per il Parlamento con Minnucci. Della partita anche il presidente del consiglio comunale di Palombara, il renziano Massimiliano Dolce. La corsa al Parlamento si preannuncia però più difficile del previsto. Tanti candidati stanno riscontrando difficoltà per la raccolta delle 500 firme, tra gli iscritti al partito, necessarie per partecipare alla competizione elettorale. Il segretario regionale Enrico Gasbarra ha così proposto ieri alla Direzionela «riduzione della percentuale delle firme necessarie da 5 al 3% degli iscritti del 2011». La Direzione regionale ha varato ieri il regolamento di disciplina della campagna elettorale per le regionali, un codice etico, un patto per la creazione di un coordinamento degli amministratori Pd contro le mafie. A illustrare le proposte - che verranno votate nella prossima Direzione - nella sede di Sant'Andrea delle Fratte è stato Pierluigi Castagnetti chiamato da Gasbarra a presiedere la commmissione di «saggi» composta da Piero Badaloni, Carla Cantone ed Eugenio Levi. Gasbarra ha proposto una doppia certificazione per le spese e per i bilanci di ogni candidato: si chiede di presentare conti certificati da una società di revisione che a loro volta saranno verificati dalla società di revisione del Pd Lazio. All'eletto si pone il divieto di cambiare partito. Il regolamento di disciplina, oltre all'obbligo di rendicontazione e ai tetti di spesa, impone a ciascun candidato di pubblicare giornalmente sul proprio sito web-blog, e per tutta la durata della campagna elettorale, le spese effettuate, i nomi delle persone fisiche e giuridiche che hanno erogato contributi di importo superiore a 500 euro, specificandone l'ammontare. Il codice etico introduce disposizioni e obblighi relativi a possibili situazioni di conflitto d'interessi, al finanziamento della politica, alle nomine, e restrizioni successive all'incarico. Il candidato, una volta eletto, dovrà «garantire una piena trasparenza patrimoniale». Un articolo, il 3, è dedicato ai regali: l'amministratore non potrà ricevere doni che superano il valore di 200 euro l'anno.

Dai blog