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"Segugi" a piazza Trilussa per fiutare alcol e droga

Arrivano le telecamere che fiutanoalcol e droga

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Duecentomila euro per tentare di mettere in sicurezza una delle piazze simbolo della movida romana, Piazza Trilussa. Altrettanto o poco meno costerà al Comune di Roma, se il progetto supererà con esito positivo la fase sperimentale estiva, estenderlo per ognuno dei luoghi gà individuati: Campo de' Fiori, Piazza dell'Immacolata, Via San Giovanni in Laterano (gay street), Piazza della Madonna dei Monti. A conti fatti, siamo intorno al milione di euro. Il Campidoglio ha acceso ieri sera, alla presenza del sindaco Alemanno, il sofisticato sistema «Piazza Trilussa Sicura», che sarà attivo da questa mattina. Quattordici telecamere, di cui alcune già presenti e collegate con il Centro Monitoraggio della Sala Sistema Roma, che copriranno l'area della piazza e di Ponte Sisto, cinque sensori bluetooth, altrettanti sensori audio e una rete di sensori "olfattivi" in grado di misurare le concentrazioni nell'area di alcolici e sostanze stupefacenti. Il progetto è il primo step del più ampio programma sperimentale "Movida sicura", che comprenderà anche l'ordinanza anti alcol, ormai prossima alla firma, la delibera anti alcol proposta dal delegato alla sicurezza Fabrizio Santori, che con ogni probabilità non sarà però approvata prima di settembre - ottobre, il testo unico per il centro storico sul quale sta lavorando il delegato Dino Gasperini. Di certo questo di Piazza Trilussa è il primo progetto toccabile con mano messo in campo dall'amministrazione Alemanno, dopo le ripetute lamentele delle associazioni dei residenti del centro storico per quella che a loro dire è diventata una movida incontrollabile, ancor di più dopo la bocciatura al Tar dell'ordinanza anti alcol. E gli autori di quel ricorso hanno toni duri nei confronti di questa iniziativa: «A fine maggio abbiamo presentato all'Onorevole Gasperini un progetto di riqualificazione e messa in sicurezza di Campo De' Fiori con il coinvolgimento degli esercenti - racconta il Presidente di Riprendiamoci la Notte, Fabio Mina - raccolta vetro, pulizia della piazza e azione divulgativa anti alcol, gli elementi qualificanti. Costo dell'operazione 200 mila euro ma tutte a carico dell'Associazione. Qui, invece, si spendono soldi dei cittadini e non si coinvolgono i commercianti». Il fatto ancora più grave, secondo Mina, è che «Gasperini ci ha fatto protocollare il progetto assicurandoci di far attivare subito i tavoli tecnici per la sua approvazione nella prima riunione di giunta e poi è sparito senza contattarci». Gasperini, interpellato qualche giorno fa, fa sapere che quello dell'Associazione è uno dei tanti progetti che gli arrivano quotidianamente e che sarà preso in esame dopo la firma dell'ordinanza anti alcol. Tant'è. "Piazza Trilussa Sicura", è partito. Il cittadino diventa protagonista della sicurezza del territorio. Può inviare un messaggio di aiuto a polizia, ambulanza, vigili del fuoco ( a seconda del problema rilevato) dal suo telefonino grazie ad una piattaforma tecnologica che integra tecnologie impiegate per garantire sicurezza: c'è un diplay dislocato nel giardino interno della fontana di Piazza Trilussa che spiegherà il progetto e come utilizzare gli strumenti offerti, telecamere orientabili, punti hot spot wi fi, sensori di rilevazione chiamati a rilevare sia un tasso alcolico e di sostanze stupefacenti elevato nell'aria (e dare eventualmente il via ai controlli da parte delle forze dell'ordine), sia l'inquinamento acustico. Questo "assaggio" nell'aria di alcol e rumore crea, tuttavia, un po' di scetticismo anche in chi il progetto lo ha seguito passo passo. «Punterei infatti più l'attenzione sull'importanza che Trilussa Sicura ha per la sicurezza del cittadino», chiosa Santori. Quanto all'inquinamento acustico sembra già che qualcosa nella fase di sperimentazione non sia andata, il passaggio di una moto «scoppiettante» troppo vicino ad alcuni sensori installati sarebbe stato avvertito, dagli operatori della Sala Sistema, come colpi di pistola.  

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