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Pressing dei residenti Verso nuova ordinanza

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Dopola sonora bocciatura del Tar, chiamato in causa dall'Associazione di categoria "Riprendiamoci la notte", il sindaco Alemanno firmerà una nuova ordinanza per vietare la somministrazione e il consumo di bevande alcoliche di notte. È questa, al momento, la risposta del Comune alle numerose lamentele dei residenti, che dopo la sentenza del Tar, hanno chiesto a gran voce un intervento immediato dell'Amministrazione. Non a caso ad annunciare l'ordinanza è stato Dino Gasperini, delegato del sindaco al centro storico, alla fine di un lungo incontro avuto ieri pomeriggio con alcuni comitati del residenti. Nel frattempo si andrà avanti con la stesura di un testo unico per garantire il decoro al centro storico e con la delibera proposta dal delegato alla sicurezza Fabrizio Santori, da inserire nel regolamento della polizia urbana, per estendere il divieto del consumo di alcol a tutto il territorio capitolino, anche se voci di corridoio sempre più insistenti dicono che non sarà affatto facile veder completato l'iter di questa delibera, che ha già ricevuto un primo parere contrario degli uffici del commercio. Così, da una parte il Campidoglio sceglie di agire con urgenza servendosi dell'ordinanza e dall'altra prosegue sulla strada della delibera, che nasce proprio con l'obiettivo di arginare il Tar. Anche perché l'ordinanza, per se stessa, ha carattere di emergenza e ad oggi non risultato episodi di violenza legati al consumo di alcol che possano giustificare un provvedimento del genere, alla base, invece, della prima ordinanza anti alcol voluta da Alemanno dopo l'aggressione e il ferimento di un ragazzo di diciassette anni. Non solo. Il rischio di un'altra sonora bocciatura da parte del Tar è quantomai concreto, visto che i giudici hanno accolto il ricorso dell'Associazione proprio perché a loro dire non c'era il carattere di emergenza per possibili derive legate al consumo dell'alcol, che possono essere invece affrontate in via ordinaria, con il controllo dei vigili urbani. Dunque? «L'ordinanza terrà naturalmente in considerazione i rilievi del Tar», spiega Gasperini. E poi si potrà sempre contare sul fatto che, in caso di una nuovo ricorso contro la nuova ordinanza, i tempi di risposta del Tar potrebbero slittare a dopo l'estate. Residenti soddisfatti? «Niente affatto - dicono dal Comitato città storica che ieri ha partecipato al tavolo con Gasperini -. Come dare un'aspirina a un malato grave. L'ordinanza è meglio di niente, ma la situazione va affrontata in modo più incisivo».

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