Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

InCampidoglio si litiga anche sulla solidarietà

default_image

L'opposizione scandalizzata si rifiuta di indossarle

  • a
  • a
  • a

Fondonero e scritta: «Ridadeteci i nostri leoni». Un'iniziativa del consigliere capitolino Pdl, Marco Di Cosimo avallata dai colleghi di partito, ignari della reazione "isterica" da parte dell'opposizione. Una pagina brutta della massima istituzione capitolina e dalla quale i cittadini si aspetterebbero più serietà e più solidarietà. A prescindere. Così purtroppo non è stato. Anzi. A fare da "bersaglio" anche il presidente dell'Assemblea capitolina, Marco Pomarici, che, secondo la consigliera Pd, Monica Cirinnà si sarebbe macchiato dell'ignobile delitto di aver indossato la maglietta. Circostanza non solo smentita dallo stesso Pomarici (e dai fatti) ma della quale la Cirinnà non sarebbe stata neanche testimone oculare, considerato che risultava ancora assente al momento dell'iniziativa. E se la consiglera Sel, Maria Gemma Azuni, forse colta da una breve amnisia accusa il Campidoglio di aver taciuto sul rapimento di Rossella Urru, quando in piazza troneggia la foto della volontaria sequestrata; si indigna persino Andra Alzetta di Action che è solito "arrampicarsi" (forse per questo è detto Tarzan) sulla statua di Giulio Cesare in barba al rispetto dell'Aula e dell'istituzione che rappresenta. Fuori i confini anche il vicepresidente del gruppo Pd, Fabrizio Panecaldo che "attualizza" l'iniziativa pro marò per incalzare su Acea e Bilancio. «Abbiamo offerto le magliette a tutti i consiglieri, proprio perché l'iniziativa voleva essere bipartisan, al fine di sollecitare il Governo a fare di tutto per riportare i nostri ragazzi a casa. Evidentemente certa opposizione ha scelto di non aderire a una iniziativa positiva per i nostri soldati - spiegano i consiglieri Di Cosimo e Guidi - spiace che la sinistra si dimostri ancora una volta lontana dal comune sentire del nostro popolo, che vuole essere vicino ai soldati e alle loro famiglie in questo momento di difficoltà». Un pensiero ben lontano ancora, alla Cirinnà che puntualizza lo sdegno per la partecipazione del sindaco Alemanno alla marcia per la vita di domenica scorsa. Un'iniziativa contro l'aborto. Se la sinistra vuole le istituzioni al di sopra delle manifestazioni, cominci con il Gay Pride di fine giugno, tanto per citarne una. Oppure, cosa dire del pinocchio gigante con il volto di Alemanno portato inCampidoglio dal Comitato contro la vendita Acea, ben conosciuto a quegli stessi consiglieri che hanno gridato allo scandalo?

Dai blog