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Si comincia dal bilancio Ma è campagna elettorale

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Prova del nove per le correnti interne di Pd e Pdl

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IlPd, al momento è "fuori". Ma bussa. Sono i fatti, apparentemente marginali, accaduti ieri quando i due maggiori partiti di opposizione in Aula Giulio Cesare hanno indetto due conferenze sul bilancio. Udc prima, Pd poi. Il clima è quello gravoso delle finanze in crisi, circondato da una leggera euforia che anticipa la campagna elettorale. In entrambe le conferenze, non a caso, le parole più diffuse sono state «dieci mesi alla scadenza del mandato». L'Udc ha presentato proposte concrete che guardano direttamente nelle tasche dei romani. E, trattandosi di soldi, tracciare una linea politica che sarà poi quella delle elezioni, i cinque consiglieri centristi (più Ciocchetti in qualità di esponente di partito) sono andati un po' per le lunghe. Fuori la porta i consiglieri del Pd, pronti a innalzare gli scudi contro la vendita del 21% di Acea, a bussare per entrare. Si incontreranno mai i due? La riunione tra i consiglieri Udc e quelli del Pd per studiare insieme una proposta alternativa al bilancio, al momento non è andata in porto. «La sessione si prospetta lunga - spiega il capogruppo centrista, Alessandro Onorato - ci sono dunque ampi margini per trovare una convergenza forte con il Pd». Tempi lunghi per una manvora finanziaria sulla quale ci si gioca il Campidoglio e, per questo, un banco di prova decisivo anche per il Pdl. Le scelte dell'amministrazione sono senza dubbio drastiche, l'introduzione dell'Imu con l'innalzamento delle aliquote per la prima e la seconda casa, così come la costituzione della holding per le aziende partecipate, sono due armi fatali. Per chi, lo decideranno gli elettori. Certamente nel Pdl l'imbarazzo c'è, eccome. Quella di Acea sembra un'operazione "suicida". La stangata Imu, pur mitigata dal sindaco Alemanno che ieri ha escluso l'Imu bis (la tassa di scopo), peserà comunque in termini elettorali su tutto il Pdl. Sullo sfondo la riduzione a 48 consiglieri in Aula Giulio Cesare che potrebbe costringere più di un eletto a giocare in solitaria. Tutto facile per il Pd dunque? Affatto: le lotte interne possono lasciare più di una vittima sul campo. Il «fronte comune» di cui parla Ciocchetti è pronto a "rosicchiare" consensi, soprattutto nel centro del centrosinistra. Ecco allora che le proposte per il bilancio sono già proposte per governare la capitale.

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