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Intesa per il Congresso Sammarco avrà 5 vice

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Il rampelliano Scurria coordinatore provinciale

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IlPdl romano si appresta a celebrare il suo primo congresso con un quadro decisamente più nitido rispetto a pochi giorni fa. In primis è stata trovata la data: il 26 e il 27 maggio. Spostato più volte dopo una ridda di ipotesi e poi inizialmente fissato per il 12 e 13 maggio, il congresso romano ha una data certa. Una soluzione che accontenta il segretario romano Gianni Sammarco, che non ha mai fatto mistero nelle riunioni di partito di voler celebrare la consultazione degli iscritti il prima possibile. Dall'altra parte, la data del 26 e 27 maggio ben si coniuga con le elezioni amministrative, cadendo dopo i ballottaggi del 20 e del 21 maggio e non interferendo qucon la campagna elettorale. Il congresso provinciale dovrebbe tenersi invece due settimane dopo. Praticamente fatto l'accordo tra le componenti politiche della mozione di maggioranza, quella che sostiene proprio Sammarco opposta a quella che fa riferimento a Massimiliano Maselli. Non si tratterà, alla fine quindi, di un congresso unitario. Tessere alla mano, Sammarco dovrebbe vincere nettamente il congresso romano. L'accordo con le correnti prevedeva in origine sette vicecoordinatori vicari, ora scesi a cinque, uno per ciascuna delle componenti Simeoni-Antoniozzi, Alemanno, Augello, Rampelli, Cutrufo. Giochi fatti anche per quanto riguarda il congresso provinciale. A succedere a Francesco Lollobrigida, divenuto incompatibile da statuto in quanto assessore regionale ai Trasporti, sarà l'altro «gabbiano» Marco Scurria, eurodeputato. Anche il rampelliano avrà cinque vicecoordinatori vicari. Uno andrà alla componente Simeoni-Antoniozzi e uno a quella dell'assessore regionale a Personale e Demanio, Fabio Armeni, vicino ad Antonio Tajani. Vincenzo Piso resterà coordinatore laziale con vice Alfredo Pallone. I giochi sono dunque praticamente fatti. Il Pdl di Roma e del Lazio, archiviata la tornata delle amministrative, andrà al congresso con un equilibrio politico in continuità con quello attuale: Sammarco al partito romano, un rampelliano al provinciale e Piso-Pallone al regionale. Una soluzione che consentirà di arrivare con ritrovata unità e coesione alla tornata elettorale 2013, quando si voterà peril Parlamento, per il Campidoglio e per altri importanti Comuni dell'hinterland. Una coesione indispensabile in chiave-liste. Ma è prematuro parlarne. Prima i congressi.

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