Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La vendita Atac dopo il bilancio

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Einvece no. «Un rinvio tecnico a venerdì 16» sostiene una nota il Campidoglio. Peccato però che le indiscrezioni su uno scontro pesante tra assessori erano già in moto. Due i punti cruciali: la vendita del 40% di Atac e l'eventualità di aumentare il contributo di soggiorno. Ovviamente, la partita più grossa è quella che coinvolge le municipalizzate: Acea, Ama, Atac. Una rivoluzione da compiere con prudenza. Contratti in essere, accordi sindacali, appalti in scadenza. Del resto, poco prima della riunione di giunta, lo stesso Alemanno aveva affermato: «Non è esclusa la privatizzazione di Atac e Ama per quanto riguarda la quota del 40% che la legge ci impone di vendere». Emblematico, a giunta rinviata, il commento dell'assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma: «L'Atac è un grande patrimonio della nostra città e le donne e gli uomini che ne fanno parte rappresentano una straordinaria risorsa per Roma. Vogliamo tutelare la natura pubblica di questo patrimonio, ottemperando, attraverso un percorso condiviso, alle indicazioni di legge. Attueremo quanto necessario affinché ciò si verifichi». Fa eco, curiosamente, il capogruppo Pd in Campidoglio, Umberto Marroni: «Non si comprende la frenesia del primo cittadino nel vendere il 40% di Atac visto che la norma non impone la cessione come unica strada, è infatti ipotesi più credibile quella di procedere alla gara per il gestore unico». Dopo l'incontro con le parti sociali poi il sindaco Alemanno ha annunciato che delle vendita del 40% di Atac e Ama se ne discuterà dopo l'approvazione della manvora di Bilancio. Sus. Nov.

Dai blog