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Belviso: nessuna vendita. Pd e Storace: ricorso al Tar

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«Ilcda di Farmacap non è stato revocato ma è tecnicamente decaduto - ha spiegato Belviso - Intendo chiarire che il commissariamento di un'azienda non equivale a determinarne la chiusura o la vendita. Non è e non è mai stata questa l'intenzione dell'amministrazione». Ripercorrendo la vicenda che ha creato, nelle scorse settimane, molte critiche da parte dell'opposizione, Belviso ha spiegato che «proprio per le dimissioni di tre dei cinque membri del cda, il sindaco ha dovuto firmare l'ordinanza di commissariamento» che affida la gestione commissariale a Franco Paparella. Sarà lui a «dover definire un quadro reale della situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'azienda» e «proporre le giuste soluzioni per garantire la continuità aziendale». Paparella si è già «reso disponibile a essere udito in commissione Politiche Sociali anche con più incontri scadenzati». «Il commissariamento - ha concluso il vice sindaco - è avvenuto nel pieno rispetto delle leggi e dello Statuto». Ma le spiegazioni della Belviso non convincono le opposizioni in Campidoglio. «Sul commissariamento della Farmacap si profila un ricorso al Tar» da parte dell'opposizione capitolina (Pd e La Destra) . A dirlo è stato il consigliere del Pd, Daniele Ozzimo, spiegando che «da parte della giunta Alemanno ci sarebbero state pressioni indebite sul cda» dell'azienda farmasociosanitaria di Roma Capitale. All'intenzione di rivolgersi al Tar si è unito anche Francesco Storace (La Destra) per il quale «danni peggiori non è possibile farne» e ha definito la vicenda Farmacap «un'autentica porcheria». Inoltre, per Ozzimo le dimissioni di tre dei membri del cda non sarebbero state spontanee ma indotte. In particolare, «in una delle lettere si legge che l'invito alle dimissioni sia avvenuto direttamente da parte del primo cittadino. Alla luce di ciò ribadiamo che il commissariamento nato da pressioni indebite è illegittimo». «Le Farmacie sono un patrimonio di Roma e tali devono rimanere», ha aggiunto il presidente della commissione Sanità Ferdinando Aiuti (Pdl) ma, «sono convinto, mi fido di quello che ha detto il vicesindaco che mi ha rassicurato».

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