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Gli artigiani si mettono in mostra alla Fiera della vanità

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Abiti, accessori, oggetti e musica anche nelle gallerie d'arte

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Ela sede è prestigiosa: il Tempio di Adriano, in piazza di Pietra, ospiti della Camera di Commercio. Location trasformata, per un giorno, in una fabbrica, il quartier generale della nuova filosofia creativa delle intelligenze artigianali. Giovani che si costruiscono il lavoro del futuro in un grande laboratorio dove nascono pezzi unici, frutto della creatività contemporanea. A.I., Fair, ovvero la «Fiera della vanità artigiana» è uno degli appuntamenti in calendario in questa cinque giorni di sfilate di alta moda. Una delle tante vetrine messe a punto da Silvia Venturini Fendi (la presidente di AltaRoma, società che organizza le passerelle romane), tutte dedicate ai nomi famosi che verranno. Designer, artisti e artigiani ieri dalle 11 alle 20 hanno mostrato (e messo in vendita) i loro prodotti: moda, design, fotografia, editoria e anche food. Perché la creatività non conosce confini e si mescola con tutti i tipi di arte. Nata nel luglio 2011, come evoluzione naturale del progetto Artisanal Intellingence, già articolato attraverso un blog, un magazine e una serie di eventi dedicati al connubio tra fashion design, artigianato e arte contemporanea, A.I. Fair è stata la prima fiera completamente dedicata ai virtuosi della tradizione e protagonisti dell'attualità. In una nuova idea di lusso, in cui storia, contemporaneità e cultura del fatto a mano s'incontrato. I giovani si mostrano, gli appassionati curiosano tra borsette, abiti, pantaloni e gonne, oggetti d'arredamento. E, si spera, comprino pure. Ma il fermento creativo, in città, in questi giorni, moltiplica i suoi appuntamenti. Ieri pomeriggio per A.I. Gallery, nello spazio espositivo Motel Salieri, l'anti-stilista austriaco amato da Karl Lagerfeld, Carol Christian Poell, ha portato la sua nuova collezione. In un'inconsueta unione di abiti, accessori, arte e musica, l'artista e designer ha presentato i suoi abiti costruiti uno ad uno, con tagli sartoriali ma contemporanei. E oggi pomeriggio, sempre per i giovani in galleria, da Bomba41, in via dell'Oca, Caterina Nelli, Julia Frommel ed Emiliano Maggi, cuciono e invitano il pubblico a cucire, dalle 16 alle 21, in un atto creativo «comune», per realizzare un tessuto unico, simbolo del ciclo della vita che si compie. Iframmenti di questo mosaico di stoffa, il «diamond pattern», che dà il titolo alla performance, sono stati raccolti in trent'anni di creazioni da Cristina Bomba.

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