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Corteo in ricordo di Joy e suo padre

Il corteo della comunità cinese in ricordo di Zhou Zheng e sua figlia Joy

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In testa le immagini della piccola Joy e di Zhou Zheng, portate dai familiari delle vittime del duplice omicidio di Tor Pignattara. Subito dietro un semplice cartello nero con la scritta "Vogliamo la giustizia". Così è partito da piazza Vittorio il corteo organizzato dalla comunità cinese per ricordare i due connazionali uccisi. I familiari portano al braccio una fascia nera che stringe un piccolo fiore bianco mentre, dietro di loro, molti tra i migliaia di cinesi che stanno sfilando ora in via Porta Maggiore, indossano una fascia bianca portando in mano candidi crisantemi e candele.   "Chiediamo giustizia" dice la portavoce della comunità cinese romana, Lucia Hui King, sottolineando che "l'Ambasciata ci è stata vicina" e che per una pronta cattura degli assassini si sono espressi "sia il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che il sindaco Gianni Alemanno". King ha poi ribadito che "oggi siamo qui per condannare il delitto e non per gettare fango", riferendosi alle polemiche apparse sulla stampa in merito all'attività di Zhou Zheng: "Non conoscevo la famiglia ma mi risulta che fosse un commerciante onesto, poi saranno gli inquirenti a fare ulteriore luce. Ma oggi è giornata di lutto e non di fango", ha spiegato la portavoce. Nel corteo spiccano due striscioni che dicono, in italiano e in cinese, "No alla violenza, sì alla sicurezza. Profondo cordoglio per Zhou Zheng e Joy". Finora tutti i negozi hanno abbassato le serrande in segno di lutto al passaggio della manifestazione, cui stanno prendendo parte anche esponenti di altre comunità: "Anche le associazioni di magrebini (cioè della stessa nazionalità dei due presunti autori del delitto, ndr) dovrebbero essere presenti e saranno ben accolti se vengono qui con spirito di cordoglio - ha continuato Hui King -. La nostra paura è nei confronti dei malviventi e non dei magrebini". Il corteo è seguito anche da molti cronisti e televisioni cinesi e molti dei partecipanti stringono tra le mani il giornale "La nuova Cina" che in prima pagina, in italiano e in inglese, ricorda la giornata dedicata ai due connazionali barbaramente uccisi.

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