
Una vera emergenza per i residenti della zona.

Un'anomaliache va avanti dal 1° Giugno 2003: oltre otto anni e mezzo per una situazione non risolta al limite del parossismo. Occupanti abusivi in piena regola, per usare un eufemismo, a due passi dai locali della movida capitolina di Testaccio, in mezzo alle abitazioni dei cittadini del quartiere che pagano le tasse e convivono con schiamazzi notturni, rifiuti in ogni dove, accattonaggio, sporcizia. E, ieri l'altro è comparso pure uno striscione con tanto di luminarie intorno. C'è scritto «Giù le mani da Porto Fluviale». Il riferimento è alle ipotesi di progettualità in merito al destino della struttura. Loro - la variegata comunità di homeless che occupa illegalmente per due terzi (nella parte restante, la Comunità di S. Egidio ha i suoi magazzini) l'edificio ormai dismesso - a sloggiare non ci pensano proprio. La struttura è in condizioni pietose dal punto di vista sociale, igienico e della sicurezza. I residenti di Ostiense vorrebbero che l'ex Caserma fosse destinata ad un altro utilizzo: «potrebbe essere un ipermercato o anche un piccolo centro commerciale, ma ormai ci siamo rassegnati al via vai di extracomunitari che rovistano nei cassonetti e chiedono l'elemosina», dice Edoardo. Tutti d'accordo che «sulla questione c'è indifferenza» e che «è mancata la volontà politica e il coraggio per dare una sterzata». Nonostante il malessere dei cittadini che attendono ancora una risposta. Valentina Conti
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