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Zingaretti:«Uniti contro la violenza»

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Loha detto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, dopo il vertice al Viminale. Zingaretti ha aggiunto che «è stato fatto alcuni anni fa un tragico errore, quello di portare nella discussione politica il tema della delinquenza e della criminalità, ancora ne paghiamo le conseguenze». Poi ha espresso soliarietà alla famiglia. «Va riscoperta - ha aggiunto Zingaretti - una coesione sociale e una missione che unisca la città. Dobbiamo unire investigazione e repressione alla riscoperta di uno spirito di comunità che tolga spazi alla capacità delle bande di sentirsi padroni in questo nostro territorio, perchè non lo sono. Questo - ha concluso - deve chiamarci tutti ad un impegno». «Roma Capitale ha bisogno di nuove politiche sulla sicurezza e sull'integrazione sociale e di maggiore sostegno alle forze dell'ordine, per arginare l'ormai incontrollabile escalation di violenza che si sta abbattendo sulla nostra città» lo dichiarano i Capigruppo di Alleanza per l'Italia in Consiglio regionale, comunale e in VI Municipio, Mario Mei, Salvatore Vigna e Carlo Infante. Per il capogruppo del Pd, Esterino Montino: «il 2012 a Roma è iniziato con due sparatorie e uno stupro, ormai siamo alla cronaca dalle favelas». «Oggi la Capitale si è svegliata nell'ennesima scia di sangue, spettatrice di una violenza atroce ed inaudita per questo chiediamo che l'amministrazione comunale e tutta la comunità cittadina si stringa attorno alla famiglia cinese distrutta oggi da due infami assassini» ha affermato Umberto Marroni, capogruppo Pd di Roma Capitale. «Chiediamo - annuncia - che si convochi subito un Consiglio straordinario urgente. È fondamentale infatti far sentire la presenza dell'istituzione capitolina troppa assente in questi anni nel governo della città con inevitabile aumento del degrado sociale e del tessuto urbano cittadino. La latitanza dell'amministrazione nella gestione del quotidiano rischia infatti di lasciare campo libero all'emergere di atti di violenza».

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