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Società civile Così la politica può ripartire dal territorio

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Ilpresidente della commissione Pmi, Commercio e Artigianato della Pisana, che ha da poco pubblicato il suo libro «Un assessore racconta», traccia un bilancio della propria esperienza di esponente civico chiamato dall'allora governatore Storace alla gestione politica richiamando a una maggiore attenzione sulla società civile. A che punto è la revisione della legge sul commercio e il Piano del commercio? «Rivalutare il piccolo commercio e garantire uno sviluppo equilibrato della grande distribuzione in conformità alle norme europee è l'obiettivo principe da seguire per una vera riforma della legge sul commercio. Non potremo dimenticare nuove realtà produttive che abbiamo importato dal mondo anglosassone (ad esempio, gli outlet) ma dovremo inserirle nel contesto produttivo per garantire la concorrenza. Rispetteremo il principio di uguaglianza e gli altri principi dello Sba affinché nel Lazio si cominci veramente a pensare in piccolo. Chiederemo uno sforzo agli operatori affinché i mercati siano di qualità e dotati di maggiori servizi per attrarre quella clientela che oggi preferisce i grandi supermercati. I mercati dovranno tornare a essere il centro della vita del quartiere ma anche meta turistica. Tradizione e sviluppo adeguandosi alle nuove esigenze del mercato per tornare ad essere competitivi». La liberalizzazione sui saldi va ancora a rilento. Intanto infuriano le polemiche. «I saldi erano stabiliti per il 6 gennaio ed ora, in finanziaria saranno anticipati, in sintonia con molte città italiane, al 5. La materia dei saldi dovrà essere oggetto di un ampio confronto nell'ambito della riforma della legge sul commercio. Non vedo alternative alla liberalizzazione. Sono anni che passiamo di modifica in modifica alle date, è una situazione senza via d'uscita». Nel suo libro richiama spesso alla società civile. Quale deve esserne il ruolo in politica? «Il bene comune è qualcosa di indivisibile perché solamente uniti è possibile conseguirlo. Al di là delle lobby, occorre agire in sinergia superando il concetto d'individualità. La politica non potrà mai prescindere dalla società civile se vorrà avere il polso del territorio e agire per il bene comune. Proprio perché credo fermamente in questo principio, ho accettato di candidarmi in liste civiche. Un principio che continuo a rispettare anche all'interno della Lista Polverini, un contenitore di professionalità sul territorio che per il momento non è nella condizione di esprimere al massimo la propria potenzialità». Dan. Dim.

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